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Bonetti: "Bonus rinnovati, congedi prolungati e studenti universitari in aiuto per la didattica on line”

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Intervista di Roberta Spadotto, "Gente", 8 maggio 2020. 

La Fase 2 è iniziata. Ma, a fronte dell'entusiasmo per la riconquista dell'aria aperta e della possibilità di rivedere i familiari, sono ancora molte, troppe, le incertezze che caratterizzano il riaccendersi della vita com'era prima del 9 marzo. Grava sulle spalle dei genitori che tornano al lavoro e nel contempo devono gestire i figli un difficile problema. A chi lasciarli? Le scuole non riapriranno fino a settembre, i nonni sono ancora considerati soggetti a rischio di contagio. Che fare?

«In questa emergenza sanitaria è risultato evidente che la famiglia, con la sanità e la scuola, sono risorse fondamentali per il Paese e sono ambiti su cui investire assolutamente ora e in futuro», dice a "Gente" Elena Bonetti, Ministra delle Pari Opportunità e della Famiglia, che sin dall'inizio del contagio ha istituito, tra le altre iniziative, un numero verde per il supporto psicologico covid-19: 800.833.833.

Mettere a punto il famigerato "decreto maggio" finalizzato a dare le linee guida per la Fase 2 non è stato facile: la Ministra, assieme ai colleghi titolari di altri ministeri e al Comitato tecnico scientifico, ha lavorato e lavora giorno e notte per continuare a dare alle famiglie strumenti per affrontare questo secondo momento dell'emergenza.

«I punti fermi sono il prolungamento dei congedi parentali di ulteriori quindici giorni al 50 per cento dello stipendio», spiega Bonetti. «Saranno retroattivi e ho chiesto l'utilizzo in modo elastico: frazionati e senza il conteggio dei weekend. Questo perché, con le scuole chiuse, è necessario dare una mano alle famiglie nella custodia dei figli e nell'accompagnamento allo studio a distanza. Ho anche posto attenzione al fatto che questo strumento non venga utilizzato solo dalle mamme».

Per non trascurare nessun dettaglio di questa ripresa e per renderla al contrario un'occasione per ripensare anche al ruolo delle donne nella società, la ministra Bonetti ha istituito la task force "Donne per un nuovo rinascimento": un gruppo di manager, economiste, ricercatrici e imprenditrici sono chiamate a offrire il loro contributo per 'ricostruire l'Italia" dalle macerie della pandemia.

«Un'altra importante iniziativa è il rinnovo del voucher baby sitter», continua la ministra Bonetti. La novità è che il bonus sale a 1.200 euro (2.000 per medici e operatori sanitari) e può essere richiesto non solo per le tate ma anche per i servizi educativi territoriali, centri ricreativi e servizi per la prima infanzia. Nella fase di lockdown però pochissime famiglie si sono avvalse del bonus: chiamare una baby sitter in casa è stato considerato più rischioso e oneroso della fatica di gestire la cura dei figli e lo smart working.

«Così come ripartono le aziende con protocolli di sicurezza, anche i centri ricreativi per bambini e ragazzi possono seguire lo stesso esempio», continua la ministra Elena Bonetti, che è madre di due figli, di 15 e 11 anni. «Sto lavorando con le realtà locali, comuni e regioni per studiare un protocollo comune e ho chiesto ulteriori 100, 200 milioni di euro per sostenerli».

«È necessario il ricorso a volontari, membri di associazioni e del terzo settore», continua la Ministra, «che aiutino famiglie e bambini non solo al rispetto delle norme di sicurezza sanitaria ma anche a imparare a convivere con i coetanei. Giocare a calcio, a pallavolo e nello stesso tempo mantenere la distanza: perché no? In questa fase si può essere molto creativi e vanno sfruttate le potenzialità di bambini ed educatori. Sul sito del ministero ho istituito la pagina Cistodentro, dove i piccoli possono scrivermi ([email protected]) con richieste, dubbi e anche soluzioni».

«Con il ministro dell'Università Gaetano Manfredi», conclude la ministra Bonetti, «abbiamo studiato un piano affinché agli studenti universitari che aiutano i ragazzi nella didattica a distanza, magari con l'aiuto di propri tablet, siano riconosciuti crediti formativi».