Governo pari opportunità

Bonetti, Authority: "Necessaria una norma che favorisca la partecipazione femminile alla pari"

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Intervento della Ministra per la Famiglia e le Pari Opportunità, pubblicato da "la Repubblica", 15 luglio 2020.

Sono tre su otto, alla fine di una tesa giornata, le professioniste nominate nelle due Authority. La professoressa Elisa Giomi (area M5S. ma sul cui nome almeno 20 senatori grillini si astengono) e il vertice della Direzione Incentivi alle imprese del Mise Lauria Aria (sostenuta da Fi) approdano all'Agcom; e la docente Ginevra Cerrina Feroni (ancora area di centrodestra) nel collegio del Garante per la Privacy.

Insomma, nel voto per gli organi delle due Authority, non si è riusciti a puntare sulle competenze al femminile.

Amaro il commento della ministra per le Pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti, il cui partito, Italia Viva, attraverso la deputata Silvia Fregolent, ieri ha alzato le mani: «Non votiamo, come segnale di dissenso sia nel merito che nel metodo».

«Un risultato non pienamente soddisfacente, il voto di oggi sulle nomine Agcom e Garante Privacy», non maschera la delusione, la Ministra Bonetti. Che commenta con "la Repubblica": «Delude la scarsa attenzione del Parlamento alla parità di genere, anche con un notevole passo indietro rispetto al precedente assetto della Privacy, composto da tre donne e un uomo».

«Serve ormai una norma che non solo garantisca l'equilibrio di composizione di questi organismi - sottolinea ancora Bonetti - ma che istituisca processi di nomina che favoriscano l'effettivo raggiungimento di una partecipazione delle donne alla pari».

«Italia Viva si conferma l'unica forza partitica che ha scelto chiaramente la parità di genere, non solo a parole ma come presupposto politico di un'azione davvero democratica», conclude la Ministra Bonetti.