Governo Famiglia Ucraina

Bonetti: "Siamo al lavoro per sbloccare le adozioni interrotte dalla guerra"

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Estratto dell'intervista di Maria Novella De Luca, "la Repubblica", 31 marzo 2022.

«Stiamo cercando di far ricongiungere i bambini ucraini per i quali erano quasi ultimate le procedure di adozione internazionale con le loro famiglie italiane. Naturalmente nel pieno rispetto della Convenzione dell'Aja e delle autorità di Kiev e degli accordi in essere con il governo ucraino. Per i bambini abbinati a coppie italiane e che oggi si trovano in zona di guerra potrebbe esserci l'affido familiare, istituto che nel nostro Paese è disciplinato dallo Stato, a quelli che poi diventeranno i loro genitori». Elena Bonetti, ministra per la Famiglia e le Pari Opportunità, è anche presidente della Cai, Commissione adozioni internazionali. Nella grande emergenza dei bambini in fuga dalla guerra, oltre ai minori non accompagnati, ci sono quei piccoli che in breve tempo sarebbero diventati italiani, dopo anni di attesa.

Un progetto d'amore infranto dall'invasione russa. Ministra Bonetti, ci sono speranze per le coppie in attesa di adozione?
«La nostra proposta alle autorità ucraine è che, nei casi in cui ci sia già stato un abbinamento con il bambino, talora anche l'incontro, si possa procedere con l'affido familiare. Per completare poi l'iter adottivo non appena sarà possibile. È un modo per tutelare minori oggi in zone a rischio».

Adozioni già in fase avanzata.
«Sono procedure già avviate e vagliate dai tribunali italiani e ucraini, non nuove adozioni. Invece i bambini che stiamo ospitando nel nostro Paese, sia i minori non accompagnati che gli orfani con i loro accompagnatori ucraini, non sono adottabili. Né è questo il momento di rivedere una legge serie e rigorosa come quella italiana. Non sono adozioni in saldo, insomma».

È stato appena approvato il piano sulla "Child guarantee".
«Sono 635 milioni di fondi europei destinati all'infanzia in Italia, per il contrasto alla povertà, l'istruzione, la salute. Stanziamento che ci permetterà anche di sostenere i bimbi ucraini».

Chi lo desidera può leggere l'intervista completa a questo indirizzo.