Governo Famiglia pari opportunità

Bonetti: "Più supporto per le famiglie. Assegni e centri estivi aperti"

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Intervista di Alessandra Arachi, "Corriere della sera", 26 aprile 2020. 

Elena Bonetti, il suo dicastero per la famiglia ha di certo un ruolo centrale in questo periodo...

"Le famiglie sono il cuore della rete sociale e necessitano di politiche forti e stabili, di sostegno per le cure, per l'educazione dei figli, per una liquidità che manca. Per questo ho messo sul tavolo del governo una proposta per il prossimo decreto. Abbiamo detto più volte che le priorità sono le famiglie, adesso è il momento di dimostrarlo agli italiani".

Quale proposta ministro?

"Un assegno per tutti i figli delle famiglie, parametrato per reddito: 160 euro per redditi fino a 7 mila euro di Isee, 120 fino a 40 mila e 80 euro oltre i 40 mila euro di reddito".

Per figli di tutte le età?

"Almeno fino a 14 anni, l'impegno economico è già importante così: sono 5 miliardi. La proposta è attivare l'assegno fino alla fine dell'anno. Del resto l'assegno lo avevo fatto già inserire per la nascita di un figlio".

Il problema del calo della natalità nel nostro Paese è già molto importante, pensa che peggiorerà?

"Sono certa che il nostro impegno deve concentrarsi affinché nelle famiglie non ci sia come prospettiva l'incertezza, e quindi occorre impegnarsi per riattivare il mondo del lavoro in maniera paritaria tra uomo e donna".

Cosa intende?

"Adesso è previsto che a maggio riapriranno alcune attività lavorative, mentre le scuole rimarranno chiuse. Ecco, è bene prevedere che il congedo parentale venga prolungato almeno di quindici giorni".

Non pensa che si potrebbero riaprire anche le scuole? I bambini sono sostanzialmente immuni al virus?

"È vero, mi hanno spiegato che probabilmente i bambini hanno un tasso di contagiosità più basso. Ma se si riaprono le scuole c'è tutto un mondo di adulti che si muove, il personale scolastico, i genitori che accompagnano a scuola. Il fattore di contagio Ro salirebbe sopra l'1. Ma non vogliamo lasciare da sole le famiglie con i bambini".

Cosa pensate di fare?

"Con i ministri della scuola Azzolina e dell'Università Manfredi stiamo preparando un progetto di sostegno domiciliare per la didattica offline".

Ovvero?

"Manderemo nelle case studenti universitari e volontari per aiutare le famiglie con la didattica online. Poi vogliamo chiedere la riapertura degli spazi aperti per l'attività ludica e motoria dei bambini".

Spazi aperti, ovvero anche parchi?

"Sì, il comitato tecnico scientifico sta valutando questa nostra proposta, e anche un'altra".

Quale?

"La riapertura da giugno delle attività di sostegno alle famiglie, come i centri estivi e i centri della cura dei bambini da o a 6 anni in accordo con i comuni"