La notizia sui quotidiani locali, 15 dicembre 2020.
“Da parte di Italia Viva Alto Adige – Südtirol arrivi il nostro più caloroso benvenuto ad Elio, che dopo l’arrivo dell’amico Ennio Chiodi apporta un aumento delle competenze all’interno della nostra squadra“. Così i coordinatori provinciali del partito di Renzi, Stefania Gander e Matteo Bonvicini, sul recente ingresso in squadra di Elio Cirimbelli.
Nato a Bolzano nel 1947 Cirimbelli è mediatore familiare e l’attuale direttore di ASDI (Centro Assistenza separati e divorziati). Ha svolto la professione di infermiere professionale presso l’Ospedale di Bolzano nel Reparto di Chirurgia fino al 1976, agente di commercio fino al 2004. Nel 1986 ha fondato il Centro Assistenza separati e divorziati facendo volontariato e poi, andato in pensione, ne è diventato il Direttore avendo conseguito il titolo di Mediatore Familiare con indirizzo sistemico relazionale, dopo tre anni di studio svolti presso il Centro di Psicoterapia di Rimini.
“Un’adesione che era nell’aria già da tempo – sottolineano Gander e Bonvicini – e che sin da oggi si tramuterà con un impegno di Cirimbelli nel cantiere ‘famiglia’, per proseguire un impegno come esperto delle dinamiche nel pre, durante e dopo le separazioni. La pluriennale esperienza di Cirimbelli in questo campo ha già trovato sbocco in vari incontri nazionali, anche con la Ministra Elena Bonetti. Per Cirimbelli, l’aver infranto quello che sembrava il dogma di non avere tessere di Partito è dovuto al riconoscimento che per la prima volta in tanti anni di impegno sociale, una Ministra ed esponenti politici di Italia Viva hanno rilevato andando addirittura oltre, permettendo di lavorare su progetti concreti e rendendosi conto che il fenomeno delle separazioni, dei divorzi e della fine delle unioni è stato fino ad ora sottovalutato. “Un ringraziamento speciale di Elio Cirimbelli va, oltre alla locale sezione di Italia Viva, alla Ministra Elena Bonetti, all’Onorevole Maria Elena Boschi e alle Senatrici Donatella Conzatti ed Annamaria Parente“, conclude la nota.