La nota del parlamentare Iv, 23 marzo 2022.
"In un territorio che fa della libertà e del riconoscimento delle appartenenze la propria cifra distintiva, trovo grave che alla 'Bologna Children's Book Fair' si sia scelto di cancellare il nome di Taiwan mettendoci sopra una striscia adesiva bianca sotto al nome dell'artista Pei Hsin CHO, vincitrice del Premio Internazionale dell’Illustrazione del 2021". Lo afferma Marco Di Maio, deputato di Italia Viva e vice presidente dell'associazione di amicizia Italia-Taiwan.
"Visto il momento storico che stiamo vivendo, la totale adesione di Taiwan alla coalizione pro-Ucraina e le ambiguità della Cina, da cui provengono le pressioni per cancellare la provenienza dell'artista vincitrice, nella relazione con Putin non è un bel segnale che in un fiera dedicata ai più giovani approvare l’oscurantismo imposto dal regime di Pechino anche ad un evento che nulla dovrebbe avere a che fare con gli interessi politici della Cina. Peraltro Taiwan è una repubblica democratica, liberale, moderna, ricca, indipendente. Con un livello di riconoscimento dei diritti civili e sociali che, a parti invertite, non avrebbe mai portato a prendere la decisione di oscurare la provenienza geografica di un artista. Mi auguro che chi si è reso responsabile dell'adesione a questa indebita pressione cinese su una fiera letteraria dedicata ai più giovani cambi idea", auspica Marco Di Maio.
"E prima della fine dell'evento ripristini lo stato delle cose, riconosca la provenienza dell'artista e tenga alla larga vicende che, ancor più nella fase storica e drammatica che stiamo vivendo, non dovrebbero interferire con l'organizzazione", conclude Marco Di Maio.