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Bellanova: "La verifica prosegue. Per durare bisogna avere una visione"

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Estratto dell'intervista di Amedeo La Mattina, "la Stampa", 23 dicembre 2020.   

«Un primo passo è stato fatto. Si è avviato un percorso sul Recovery Fund. Non è però la fine della verifica che si farà dopo l'approvazione della legge di bilancio sull'impianto complessivo dell'azione di governo: se vuoi arrivare alla fine della legislatura devi avere una visione strategica. E siccome non stiamo parlando di Napoleone ma di un premier sostenuto da una maggioranza composita, lui ha l'onere e l'onore di trovare una sintesi». La ministra dell'Agricoltura Teresa Bellanova non fa sconti, precisa che le divergenze non si risolvono con «le battute di alcuni yesman che brandiscono le percentuali di Italia Viva come una clava per farci stare zitti». È preoccupata perché alcuni non si rendono conto a cosa andiamo incontro quando le aziende cominceranno a licenziare. «C'è in rischio di trovarsi di fronte a una questione di ordine pubblico».

La crisi di governo è scongiurata?
«Dipende dal lavoro che vorrà fare il premier».

Tra gli yesman che brandiscono le percentuali dei sondaggi c'è il suo collega e corregionale Francesco Boccia?
«Non solo lui. Come si fa a non capire che noi stiamo ponendo problemi reali. Non stiamo assolutamente parlando di rimpasto: non abbiamo nessuno da piazzare ma proposte da discutere».

Lei ha detto che la task force su Recovery Plan non c'è più. Il premier ha fatto dunque un passo indietro?
«Sulla governance avevamo visto giusto nell'indicare il rischio di un commissariamento dei Ministeri, delle Regioni, del Parlamento, rilevando criticità e profili di incostituzionalità. Nella Legge di bilancio all'attenzione delle Camere la norma che si voleva introdurre, anticipata dallo stesso Conte con un'intervista e poi illustrata nel dettaglio nel CdM di lunedì 7 dicembre, è del tutto assente. Oggi (ieri per chi legge ndr) abbiamo fatto "solo" un primo giro di tavolo. L'analisi di dettaglio, punto per punto, sarà oggetto di un documento che invieremo a Conte entro la prossima settimana. Esamineremo quanto il Piano, inviatoci nella nuova versione solo ieri, contiene e soprattutto cosa ancora manca. Il che, anche ad una prima lettura, è tanto ed è rilevante. Diciamo che quanto manca pesa di più di quanto è presente».

Chi lo desidera può leggere l'intervista completa a questo indirizzo.