Governo Bellanova

Bellanova, Italia Viva c'è ma non a occhi bendati

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Sul salvataggio della Banca Popolare di Bari parla la ministra Teresa Bellanova

Sono stata avvisata del Consiglio dei Ministri ieri sera mezz’ora prima dell’inizio, mentre ero in viaggio e nonostante fossi rimasta a Roma fino all’ultimo, disdicendo anche una iniziativa programmata in Puglia in serata. All’ordine del giorno c’era un provvedimento delicatissimo, che riguardava il salvataggio della Banca Popolare di Bari, su cui peraltro nel pomeriggio avevo letto dichiarazioni che non lasciavano presagire una particolare ed urgente necessità per il governo di intervenire.

Nel metodo c’è quindi un problema: non si può convocare un Consiglio dei Ministri per approvare un provvedimento non concordato in qualche modo, prima che peraltro fosse uscita la notizia che la Banca d’Italia aveva commissariato l’Istituto, cosa della quale nessuno ci aveva informato: le banche e i relativi risparmi per Italia Viva vanno salvati, ma non senza accertare le responsabilità che hanno portato gli istituti a quella situazione.

Nel merito, trovo paradossale aver fatto e non aver purtroppo vinto (per ora...) una battaglia per togliere una tassa insulsa come è quella della sugar tax, la tassa sulla dolcezza, che a regime vale 200 milioni all’anno, ed improvvisamente si trova un miliardo per salvare un istituto di credito. So bene che i due importi non sono tecnicamente la stessa cosa, ma so altrettanto che parliamo comunque di denari pubblici, di tutti noi, e che un minimo di riflessione in più in queste circostanze non guasta. Quanto meno si informano i partner di governo e si concorda un provvedimento.

No, non ci sto alle cose che leggo stamani su alcuni giornali. No, Italia Viva non è diventata irresponsabile: siamo pronti a salvare gli istituti di credito insieme ai risparmiatori e ai posti di lavoro, ma non senza avere accertato le responsabilità che li hanno portati a quella situazione e non senza aver condiviso una strategia complessiva, che eviti misure tampone ed emergenziali. E no, Italia Viva non ha trovato l’ennesima scusa per creare problemi al governo e fare notizia: se siamo in una coalizione ci si tiene informati, ci si aggiorna sull’evoluzione delle situazioni, specie di quelle di emergenza, si concordano un minimo di provvedimenti, non si convocano i ministri per un Consiglio last minute e con urgenza dopo che nel pomeriggio si erano lette dichiarazioni di tutt’altro segno. Italia Viva c’è. Ma non a occhi bendati.