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Bellanova: "Il Governo non è il Grande Fratello"

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Estratto dell'intervista di Davide Allegranti, "il Foglio", 17 dicembre 2020.   

Nessun giallo, assicura la ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova, parlando dell'incontro mancato tra Giuseppe Conte e Italia Viva: "Comincio a pensare che c'è qualcosa che non torna, o che in troppi vedano molti film gialli così che tutto diventa, quando serve, una spy story".

Sia il presidente Conte che tutti i capi delegazione sanno, almeno da domenica, che ieri e oggi (martedì e mercoledì, ndr) sarei stata impegnata a Bruxelles", dice Bellanova al Foglio , "Mica per inezie, eh! Stiamo discutendo di pesca, anche a difesa del reddito delle marinerie italiane; stiamo discutendo di Pac, e di quello che sarà la politica agricola comune dopo il 2020, mentre proprio oggi il Parlamento europeo ha dato il via libera alle risorse che integrano quelle già disponibili nei prossimi due anni in attesa appunto della nuova Pac; stiamo discutendo di etichette nutrizionali, a difesa della dieta mediterranea e delle nostre eccellenze made in Italy contro le etichette a semaforo e qualsiasi".

Ed è, dice Bellanova, "legittimo che il leader di una forza politica nell'incontro con il presidente Conte voglia andarci con chi siede al tavolo del governo ed è anche presidente del partito. Lei non crede? Se lo è per le altre forze politiche, perché non dovrebbe esserlo anche per noi? Abbiamo chiesto la verifica mesi fa, abbiamo aspettato fino a ora e adesso il problema sono 24 ore avanti e indietro? I rumori mediatici di sottofondo architettati da un'unica regia lasciano il tempo che trovano. Chiedessero alle associazioni se era o no necessario essere qui a Bruxelles, in presenza, per sostenere il made in Italy e la sua forza nel mondo".

Ma davvero Iv è pronta a ritirare le ministre dal governo? "Lo abbiamo detto in Senato che, se sono necessarie poltrone davanti a un incomprensibile schema di governance del Pnrr che prevede un consulentificio per 300 tecnici e 6 manager, Iv mette le sue a disposizione. Non è la minaccia di dimissioni quanto la messa a fuoco di un tema politico che non può essere eluso. Il Recovery non è una questione personale né lo è come investire 209 miliardi sul futuro del paese". 

A partire da un punto, dice Bellanova: "Al momento io non conosco ancora quale metodo ha orientato la scelta dei progetti presenti nel piano nazionale. So che quel piano deve avere un cuore agricolo e deve affrontare punti fondamentali: occupazione e lavoro per le nuove generazioni, strategia per il lavoro femminile, Mezzogiorno, logistica e infrastrutture, qualità territoriale. Questo è quello che mi interessa".

Ma che cosa vuole davvero Iv? "Un cambiamento di metodo e di merito. Reale. Qui e ora, non rinviato a data da definire con quella stessa melina che ha accompagnato le pagine più tristi della storia politica italiana. Di metodo nel rapporto con gli alleati, che deve essere fra pari invece che confermare l'idea che ci sia una maggioranza nella maggioranza. Nei percorsi decisionali, che non possono essere imposti ma condivisi. Nel ruolo che la presidenza del Consiglio deve avere anche sul fronte della comunicazione, dove hanno definitivamente stancato le veline quotidianamente fatte circolare per indebolire la posizione o il punto di vista di chi è alleato di governo e non controparte. Chi ha proposte non è mai un nemico. Se chi guida la comunicazione di Chigi non lo ha ben chiaro, è veramente un problema. Non siamo al `Grande fratello' ma al governo del paese. E per governare bene servono proposte, non veline". 

Chi lo desidera può leggere l'intervista completa a questo indirizzo.