Intervista di Alessandro Di Matteo, pubblicata su La Stampa e il Secolo XIX, del 30 gennaio 2021
La strada del mandato esplorativo a Roberto Fico è «giusta», Teresa Bellanova sembra soddisfatta degli ultimi sviluppi della crisi. Italia viva apprezza l`apertura di M5s a ripartire dalla maggioranza dell`ultimo governo, anche se sul terzo mandato a Giuseppe Conte l`ex ministra ancora non si sbilancia: prima si sigli un «forte patto di fine legislatura» e poi «individuiamo i nomi perincarnarlo».
Mattarella ha deciso di affidare a Fico il mandato di verificare la maggioranza per un nuovo governo. È quello che speravate, giusto?
«Ho colto nelle parole del presidente Mattarella indicazioni essenziali: adeguato sostegno parlamentare per non lasciare esposto il Paese agli eventi, verifica della maggioranza politica a partire dai gruppi che sostenevano il governo precedente, disponibilità da verificare nella sua concreta praticabilità. Ci eravamo affidati alla saggezza del presidente Mattarella. Se è giunto a questa determinazione, per noi è la strada giusta».
Avevate chiesto a Pd-M5s-Leu di dire chiaramente che Iv è parte della maggioranza. Crimi ha detto: "Si parta dalla maggioranza del Conte bis". È sufficiente?
«Invece di maggioranze raccogliticce e improbabili, come si è tentato di comporre in queste settimane, il Movimento dice ripartiamo dal perimetro originario: ne prendiamo atto, ci sembra un approdo significativo».
Fico dovrà verificare l`esistenza della maggioranza anche intorno al nome di un possibile premier. Ci state al Conte ter?
«Andiamo per gradi. Intanto liberiamo il tavolo da tutte le criticità emerse in questi mesi e che la decisione delle nostre dimissioni ha consentito di far emergere alla luce del sole. E su quel tavolo costruiamo le ragioni del migliore punto di caduta nel solo interesse del Paese. Quanto abbiamo detto al presidente Mattarella non è una frase fatta: non mettiamo e non accettiamo veti. Costruiamo le premesse per un forte patto di fine legislatura e individuiamo i nomi migliori per incarnarlo».
Nel frattempo è scoppiata la polemica per il viaggio di Renzi in Arabia Saudita. Non pensa che sia inopportuno che un leader politico, determinante per la maggioranza, prenda compensi da uno Stato estero, peraltro accusato spesso di non rispettare i diritti fondamentali?
«Ricordo a tutti che grazie a Matteo Renzi l`Italia ha portato a casa leggi importanti come quelle contro il caporalato e le dimissioni in bianco, e quella sulle unioni civili. E che fu proprio lui a decidere di ritirare il nostro ambasciatore in Egitto per il caso Regeni. Dopo di che, lo stesso Renzi si è dichiarato prontissimo a rispondere ad ogni domanda dei giornalisti, sui suoi incarichi internazionali come su cosa pensa dell`Arabia Saudita, ma dopo la crisi perché ora bisogna pensare all`Italia. Certo, nel migliore dei mondi possibili sarebbe bello avere relazioni solo con i propri simili, ma forse è proprio con chi è diverso che si deve parlare, riparlare, addirittura insistere. Le relazioni internazionali tra simili sono a somma zero. Non spostano nulla».
Il Pd continua a dire che non vede altri governi oltre a questo e aggiungono che "si rischia di scivolare a elezioni". Voi sembrate non crederci. Pensate sia un bluff?
«Al Pd dico che la politica è la ricerca delmigliore punto di caduta, mai arroccamento. Questo utilizzare costantemente l`eventualità delle elezioni produce solo indebolimento dell`azione politica e della ricerca di soluzioni, derubricando la necessità di un confronto tra le forze dimaggioranza. Piuttosto, invito a perseguire la necessaria verifica di una maggioranza a partire dal perimetro di quella uscente. Ricercando tutti i punti qualificanti di un patto di legislatura».
La citazione di Draghi fatta da Renzi al Quirinale è sembrata a tutti non casuale. Potrebbe essere lui a guidare un governo del presidente, se l`esplorazione di Fico non desse un risultato positivo?
«Non metto mai il carro davanti ai buoi. Adesso facciamo lavorare con la serenità necessaria il presidente Fico. Certo, poter eventualmente contare, se ce ne fossero le condizioni, su una personalità autorevole, competente e di prestigio come l`ex presidente della Bce, dovrebbe essere una ottima notizia per tutti».