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Bellanova: "Boccia sull'Ente Sviluppo Irrigazione è male informato"

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L'intervento pubblicato dal "Corriere del Mezzogiorno", 1 dicembre 2021.

Ho letto con interesse l'intervista rilasciata al Corriere dall'onorevole Francesco Bcccia. Anche nel suo ruolo di responsabile nazionale Pd per le Autonomie territoriali e gli enti locali, Boccia fa alcuni passaggi improvvidi e poco informati sull'Eipli (Ente per lo sviluppo dell'irrigazione e la trasformazione fondiaria in Puglia, Lucania e Irpinia).

Appena nominata ministra delle Politiche agricole, alimentari e forestali nei governo Conte II, avevo indicato tra gli obiettivi prioritari della mia azione di governo la presa in carico della disastrosa situazione in cui versava l'Eipli, ente soppresso e posto in liquidazione ai sensi dell'articolo 21, comma 10 e 11, del decreto legge numero 201/2011, convertito in legge n. 214/2011.

Le medesime norme, come é noto, mentre stabilivano che la gestione liquidatoria dell'ente mantenesse i poteri necessari ad assicurare il regolare esercizio delle funzioni anche nei confronti dei terzi, ponevano al contempo (articola 21) l'obbligo di costituzione di una nuova società, interamente pubblica.

È il solco lungo cui mi sono mossa. Poiché ritenevo, e ritengo, che non si dovesse mettere a rischio la gestione di un servizio pubblico essenziale ho provveduto: a nominare attraverso avviso pubblico un commissario nel dicembre 2019 con incarico di un anno;a garantire la continuità di azione dell'ente attraverso proroghe al 31 dicembre del 2021 del personale a tempo determinato; incalzato in via formale più volte il presidente Conte e il ministro Gualtieri sull'urgenza di costituzione della nuova società, procedura in capo alla presidenza del Consiglio con il Mef quale unico socio, di concerto con ministero per il Sud, ministero delle Politiche agricole, ministero delle infrastrutture e dei trasporli (ora Mims).

Era del tuttoo certificato come pur essendo l'Eipli preposto a garantire un servizio pubblico essenziale strategico perle Regioni coinvolte, lo stesso versasse in una situazione finanziaria disastrosa dovuta al mancato pagamento della risorsa idrica da parte dei fruitori, salvo qualche eccezione, e alla situazione debitoria eccezionale verso terzi. E che solo attraverso il ricorso all'istituto del tempo determinato si potessero garantire i fabbisogni dell'organico necessario.

A corredo, due precisazioni: solo il 7 ottobre scorso è stato nominato il nuovo commissario; della nuova società, interamente pubblica, non abbiamo ancora notizia.

Non so da chi l'onorevole Boccia abbia attinto notizie infondate, fuorvianti, lesive dell'impegno e della qualità del lavoro svolto insieme alla sottoscritta dai dirigenti del Mipaaf. So per certo che è buona norma informarsi prima di esprimere giudizi poco accorti e che Francesco Boccia dovrebbe rivolgersi ad altri per individuare le responsabilità, passate e presenti, dello stato in cui versa l'ente. Sempre che ne sia realmente interessato e la polemica, su questo come purtroppo anche su altri temi dannatamente seri, non sia funzionale piuttosto che a risolvere lo stato delle cose, e in questo caso ed attuare una norma dello Stato, esclusivamente ad alimentare polemiche, definire strumentalmente amici e nemici e, come spesso accade, lasciare tutto com'è o risolverlo nel peggiore dei modi. Il che sarebbe una sconfitta per le regioni coinvolte, l'ambizioso progetto di nuova società, la tutela della risorsa idrica e di tutto quanto vi è connesso.