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Bellanova: "Alla firma i decreti su latte, pecorino e suini"

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Intervista di Mariangela Latella, Italia Oggi, 20 novembre 2019

«Il tavolo ortofrutticolo nazionale sarà convocato a gennaio, mentre sono già alla firma quattro degli undici decreti attuativi del decreto emergenze (dl n. 27/2019) per oltre 30 milioni di euro, circa il 10% del totale previsto nella misura, per alcune filiere lattiero casearie e suinicole»: lo rivela a ltalia Oggi la ministra alle politiche agricole, Teresa Bellanova, nel corso di un'intervista concessa in occasione della celebrazione dei 120 anni del Consorzio Agrario di Ravenna.

Domanda. Come procede l'attuazione del decreto emergenze?
Risposta. Il decreto attuativo per la filiera del pecorino romano dop è alla Corte dei conti; prevedo di poterlo firmare entro due settimane per assegnare 14 mln di euro. Entro una settimana arriverà la firma per la filiera del latte ovino, che prevede altri 10 mln di euro. In dirittura di arrivo anche il decreto sulla tracciabilità del latte, che è stato mandato in conferenza Stato-Regioni per l'intesa, dove pure è in discussione il decreto attuativo relativo all'art.11 bis sul fondo nazionale suinicolo, da 5 milioni di euro.

D. La prossima convocazione del Tavolo Ortofrutticolo nazionale?
R. Per gennaio, lo abbiamo già convocato. I nostri tecnici stanno lavorando sul software che implementerà la piattaforma del Sian, lo strumento digitale del catasto ortofrutticolo che sarà gestito da Agea.

D. In discussione c'è la legge di Bilancio che prevede 600 mln per il primario. Il mondo agricolo si aspettava più attenzione.
R. Stiamo lavorando per destinare risorse. Il primo risultato è stato bloccare il pagamento dell'Irpef per le imprese agricole: vale circa 200 mln di euro. Sono risorse non più usate in modo assistenziale, ma lasciate nella disponibilità delle imprese; stessa cosa per Imu e Irap, che insieme fanno un miliardo di curo. Alle aziende vogliamo dire che il patto che lo Stato vuole fare con loro è di stimolare gli investimenti; il comparto ha bisogno di innovazione e ricerca per ricavare risultati sulla qualità dei prodotti e sulla loro collocazione in mercati che possano permettersi il costo del Made in Italy. Ma nella legge di Bilancio abbiamo inserito altre due misure strategiche...

D. Quali?
R. Solo un imprenditore su cinque ha meno di 40 anni; il problema del ricambio generazionale in agricoltura è rilevante. Per i giovani, che portano innovazione, abbiamo previsto l'esonero totale dai contributi per i primi due anni. E con la misura «Donne in campo» abbiamo creato un'agevolazione per le imprenditrici che intendono investire. Lo potranno fare a tasso zero; degli interessi si farà carico lo Stato.

D. Gli operatori attendono lo sblocco di accordi bilaterali con Pechino su mele, pere, uva. È prevista una sua visita in Cina nei prossimi mesi?
R. Sì, ma non ho ancora una data. Ho dato incarico di organizzarla al consiglio diplomatico e al ministero degli esteri.

D. Come pensa di intervenire sulla questione prezzo minimo garantito agli agricoltori?
R. Va rafforzato il ruolo dell'Unione europea anche su questo fronte, perché e da lì che bisogna passare per armonizzare le regole di tutti i Paesi. Anche sul fronte contrattuale. Oltre al rispetto delle norme contro la concorrenza sleale, non si possono ignorare le profonde differenze normative tra Stati membri. Non solo sul fronte contrattuale, anche su quelli salariale, del sostegno al reddito, degli ammortizzatori. Dobbiamo dare la possibilità ai produttori Ue di giocare tutti ad armi pari. Anche per questo sarò presente a tutti gli incontri convocati a livello europeo. È quello il luogo in cui dobbiamo risolvere i problemi.