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Bellanova: "Adesso sui fondi europei è necessaria la collegialità, guai ad escludere le donne"

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Estratto dell'intervista di Alessandro Di Matteo, "la Stampa", 1 dicembre 2020.  

Serve «collegialità» nella gestione del Recovery fund, perché «la politica non può dimettersi dalle proprie responsabilità». Teresa Bellanova parla della discussione sulla cabina di regia che dovrà coordinare i piani per la ripresa e avverte: Conte deve essere «il garante» di un adeguato coinvolgimento di tutta la maggioranza e dell'intero Parlamento.

Temete che Conte abbia in mente una gestione del Recovery fund troppo accentrata in poche mani?
«A rispondere della capacità di costruzione e attuazione del Piano saranno la politica e il governo nel suo insieme: serve coinvolgimento e collegialità. Di questo il presidente Conte dovrebbe essere garante. Non è questione di formule né di nomi. Servono progetti di altissima qualità, con garanzie certe sui tempi di realizzazione e sulla capacità di spesa. La politica non può dimettersi dalle proprie responsabilità».

Quindi non basta la struttura pensata da palazzo Chigi?
«I soldi non devono essere rimandati a Bruxelles. Lo strumento funzionale all'attuazione va individuato in questo solco. Si discuta di questo nei luoghi deputati. E smettiamola di farlo solo al maschile, non ci si ricordi delle donne all'ultimo momento».

Il 9 dicembre si vota la riforma del Mes e i 5 stelle faticano a convincere tutti i loro. Che succederebbe se i voti di Fi fossero determinanti?
«Si aprirebbe un problema di credibilità dell'esecutivo e un vulnus nell'affidamento reciproco tra forze di maggioranza. Detto questo, bene, se arrivano anche i voti di Forza Italia».

Riforma a parte, voi da tempo chiedete di usare il "Mes sanitario". Ma Conte continua a rimandare.
«Il tempo è adesso. Non si può fingere di non vedere lo stato in cui versa la sanità nel nostro Paese. File d'attesa, ricoveri programmati ma saltati per l'emergenza Covid, primari che quotidianamente lanciano l'allarme».

Chi lo desidera può leggere l'intervista completa a questo indirizzo.