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Basilicata, Polese: "La legge sulle eccedenze alimentari è un patrimonio di tutti"

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La nota del Vice presidente del Consiglio Regionale lucano, 7 agosto 2020. 

“Dispiace molto apprendere del comportamento dell’amministrazione comunale di Potenza sulla non applicazione della legge regionale per il recupero e distribuzione delle eccedenze alimentari. Di fatto per questioni incomprensibili se non di bassissimo livello politico si sta stoppando uno strumento vitale per gli indigenti della città di Potenza”. Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Mario Polese che commenta così la ‘denuncia’ dell’associazione ‘Io Potentino onlus’ rispetto a comportamenti poco chiari messi in campo dalla maggioranza del Comune capoluogo.

“Eppure – sottolinea Polese - si parla di un provvedimento, anche se proposto da me nella scorsa legislatura, approvato a ottobre scorso dalla maggioranza regionale e in particolare dall’assessore alle attività produttive, Franco Cupparo che è della stessa parte politica del sindaco Guarente e della maggioranza che lo sostiene. Ma al netto delle ‘targhe politiche’ è gravissimo che venga rallentato, se non cassata, una iniziativa che mira ad aiutare le parti più deboli della comunità messe ancora più in difficoltà dalla crisi economica successiva all'emergenza Covid”.

Il vicepresidente del Consiglio regionale, quindi plaudendo ai consiglieri comunali di Potenza (Telesca, Smaldone, Blasi, Fuggetta, Andretta, Flore, Falotico e Pergola) che ieri hanno sollevato il caso chiedendo spiegazioni al sindaco Guarente aggiunge: “Da parte mia mi sono speso in questi anni per combattere lo spreco alimentare concretamente e aiutare un sistema di solidarietà al fine di condividere i bisogni primari delle persone più indigenti. Sono stato sempre convinto, e lo sono ancora di più in questa fase, che ogni singolo gesto può assumere un valore eccezionale non solo per la dignità che un atto di generosità verso gli altri ha in sé ma soprattutto quando si inserisce all'interno di una comunità, di una rete, di un insieme di persone, di associazioni e di enti che operano per il bene e che provano a rispondere alle esigenze di chi non ha nulla, di chi è realmente povero”.

“Per questo – conclude Polese – metterò in campo tutte le azioni possibili in Consiglio regionale per comprendere cosa realmente stia accadendo che ha frenato l’applicazione della legge regionale al comune di Potenza. Nel frattempo rassicuro tutte la associazioni e gli enti che in questi anni hanno messo in campo azioni di solidarietà sociale che nulla resterà intentato”.