Italia Viva Shock

Avviso a Conte, arriva un piano da 120 miliardi. Firmato Italia Viva

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Intervista alla senatrice capogruppo di Italia Viva i in commissione Finanze, Donatella Conzatti, di Gianluca Zapponini su Formiche.net

Un po’ più di tranquillità non guasta, specialmente sotto Natale. Il governo giallorosso ha schivato forse l’incidente di percorso più grave, la rottura sulla manovra, a due settimane dalla sua approvazione. Sarebbe stato l’irreparabile. Invece no, le cose sono andate diversamente e Italia Viva ha portato a casa un piccolo bottino: il rinvio di qualche mese di due tasse che il partito di Renzi ha combattuto fin da subito: quella sulla plastica e sulle bibite zuccherate.

La senatrice Donatella Conzatti, che di Italia Viva è capogruppo in commissione Finanze, fa la sua analisi e traccia una rotta.

OBIETTIVI RAGGIUNTI

“Sono state giornate intense, innegabile, abbiamo lavorato giorno e notte ma ne valeva la pena visti i risultati”, spiega. “Abbiamo fatto pulizia delle micro tasse ed ora possiamo dire di avere detassato la legge di Bilancio e previsto fondi per crescita, sociale, istruzione e anche per combattere la violenza contro le donne. Non era facile, il governo giallo verde ci aveva lasciato un’eredità pesante, ma siamo riusciti a trovare 23 miliardi su 30 di manovra per evitare l’aumento dell’Iva, che avevano già deciso. Dalla prossima settimana la manovra sarà in commissione e poi in aula: è una legge tutto sommato buona e la pressione fiscale non aumenta”.

PIANO SHOCK A GENNAIO

L’obiettivo era chiaro: spostare il baricentro della manovra verso l’espansione. “La nostra priorità è la crescita”, spiega Conzatti. “Il circuito imprese, lavoro, sostenibilità e benessere diffuso deve essere ripristinato. Molto si deve ancora fare per la crescita ed è per questo che a gennaio consegneremo a Conte il nostro Piano shock, una legge che punta a sbloccare 120 miliardi di risorse già esistenti, per far ripartire il Paese”.

GOVERNO BALLERINO

Va bene, ma c’è una domanda di fondo. Quanto può durare un esecutivo che litiga un giorno sì e l’altro pure? “L’andamento del governo risente di molti fattori”, chiarisce Conzatti. “Per prima cosa è nato da un’emergenza economica e sociale ed è nato quindi con molti problemi sul tavolo da risolvere. Ed è inoltre un governo di coalizione che risente della diversa natura delle quattro forze che lo reggono. Le diverse priorità richiedono un costante e talvolta faticoso confronto. Non è fragile se continueremo a lavorare alle migliori mediazioni per il Paese, senza eccedere nei toni polemici. A livello personale puntiamo sul dialogo e il rispetto. Su queste basi si arriva fino a fine legislatura”.

QUELLA MANFRINA SUL MES

Certo, lo scontro, durissimo, sul Mes, ha lasciato i postumi. Conzatti però chiude il caso. “Del paradossale dibattito sul Mes ciò che non posso accettare è che su questioni complesse, si banalizzi e si urli ai quattro venti il falso, sapendo di mentire, come fanno alcuni. Non ho però alcun dubbio: tra non avere un meccanismo europeo di stabilità ed averlo, sicuramente averlo è la via. Nel merito abbiamo ancora tempo per discuterne in Europa e per migliorare”.