L'intervento su "il Resto del Carlino", 8 febbraio 2022.
La magistratura ha già avvisato il diretto interessato, ossia il parlamentare Marco Di Maio, vittima dell’attacco intimidatorio, che risale all'agosto del 2020. Quando cioè uno sconosciuto, celandosi dietro ad uno pseudonimo, aveva minacciato Di Maio di morte sui social: «Prima o poi ti faranno fuori. Chiedi la scorta» aveva scritto l’anonimo su Telegram.
«È passato qualche tempo, ma dopo che l’autore è stato identificato ora è stata fissata l’udienza preliminare. Attendiamo serenamente le decisioni del giudice», sottolinea, sempre sui social, lo stesso Di Maio. «Non è il primo procedimento di questo tipo in cui sono coinvolto come parte offesa – ricorda il parlamentare di Italia Viva –, altri in passato sono finiti con una condanna penale. Anche questa volta andrò avanti fino in fondo: perché è legittima la critica, anche aspra, ma non lo sono violenze, aggressioni e odio. Oltre che per rispetto a me stesso e alla mia famiglia – ha concluso Di Maio – lo farò perché considero la lotta contro l’uso violento della rete una battaglia di civiltà. Basta con il lascia correre».
