La notizia su "la Nuova Venezia e Mestre", 16 giugno 2022.
«Sono qui per dimostrare ai miei coetanei che la buona politica debba partire dai giovani». Ventidue anni, idee chiare e doti oratorie da persona navigata, Aurora Marchioro è stata una delle sorprese delle elezioni comunali. Con 247 preferenze è stata seconda solo alla collega di lista Monica Bertolin (256) a sostegno della neo sindaca Natascia Rocchi, a Santa Maria di Sala (Venezia).
«La passione per la politica e il senso civico è di famiglia», dice Marchioro, «e nasce dal nonno e dalla nonna che furono partigiani. Mi hanno insegnato che è giusto impegnarsi in prima persona per mettersi al servizio della comunità. A 20 anni ho avuto l'onore di diventare coordinatrice provinciale di Italia Viva ed è un ruolo che continuerò a svolgere».
E dopo il successo elettorale è arrivato un messaggio proprio dal vertice. «Dopo lo spoglio ho ricevuto un sms da parte di Matteo Renzi», racconta, «ed è stata un'enorme soddisfazione. Ho bisogno di crescere e imparare molto, ma nel mio piccolo voglio far cambiare idea ai giovani ai quali è stata trasmessa una visione negativa da parte delle vecchie generazioni. Sentirsi dire che "le cose non cambieranno mai", non serve a nulla. Noi abbiamo la responsabilità del nostro futuro».
Anche lo zio Albino era candidato quest'anno alle comunali, ma con la Civica Insieme di Leandro Favaro. A marzo Aurora si è laureata in Lettere moderne e ora studia per la magistrale in Filologia moderna. «Mio papà Dario è nato in località Tabina, nel terreno dove ora sorge la Speedline», spiega, «Noi viviamo a Caltana. Da grande voglio fare l'insegnante alle superiori e questa passione me l'ha passata proprio il papà (oggi in pensione, ndr), che è stato direttore scolastico all'istituto Cordenons». Mamma Lorenza è stata invece infermiera all'Angelo a Mestre. «Mio fratello Ermanno ha seguito le sue orme», sorride Marchioro, «dato che anche lui ora fa lo stesso lavoro».
Ma oltre allo studio e la politica, c'è tempo per fare altro? «Poco», ammette Aurora, «In passato ho studiato flauto traverso e quindi amo ascoltare la musica». Consiglio finale ai coetanei? «Abbiate coraggio d'essere anche impopolari, ma pensate allo sviluppo costruttivo per il domani. Non sbaglierete mai».