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Assemblea Nazionale #003, Renzi: "Italia Viva è il vaccino contro il populismo"

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L'intervento del fondatore di Italia Viva, durante la terza Assemblea Nazionale del 7 novembre 2020.

È stata un'Assemblea Nazionale condotta rispettando rigorosamente le norme sul distanziamento sociale, secondo quanto prevede l'ultimo DPCM relativo all'emergenza Covid 19, quella che Italia Viva ha svolto sabato 7 novembre 2020.

Apertura dei lavori affidata, naturalmente, a Matteo Renzi, che ha tenuto il suo intervento in diretta Facebook, consentendo così ai militanti e simpatizzanti di Italia Viva di poter seguire i lavori a distanza. 

"L'Unione Europea sarà la grande sorpresa del 2020 e ha bisogno di tornare ad avere un rapporto privilegiato con gli Stati Uniti", ha spiegato Renzi, nella prima parte del suo intervento, dedicato alla politica estera e allo straordinario risultato, durante le recenti elezioni presidenziali degli Stati Uniti d'America, di Joe Biden e Kamala Harris, vicini alla vittoria, il cui annuncio definitivo è atteso per le prossime ore. "Biden ha una particolare attenzione per l'Europa. L'Italia avrà un amico alla Casa Bianca", ha sottolineato Renzi

"La mancata telefonata di Donald Trump a Joe Biden", ha proseguito Renzi, "è una ferita nella democrazia americana. In America è una cosa importante, enorme, non è solo una liturgia ma una colonna del sistema democratico americano. È oramai una vittoria piena nei numeri anche se manca l'ultimo passaggio, che, peraltro, dimostra come si vinca al centro Nessun presidente ha mai preso tanti milioni di voti popolari".

Non è mancata una stoccata rivolta a Matteo Salvini: "così funziona una democrazia, non gridando ai complotti, come ha fatto in modo meschino Matteo Salvini, che ha cercato di copiare in modo abbastanza ridicolo Donald Trump in queste ore".

Venendo alla politica interna, Renzi ha ribadito che "mai come in questo momento Italia Viva è decisiva per il futuro della coalizione e della legislatura. Se è vero che tanti da fuori si lamentano di noi, chi conosce la politica sa che noi in questa fase possiamo essere decisivi".

Proprio in virtù di questo ruolo, Renzi ha sottolineato quanto sia importante che Italia Viva continui ad essere propositiva e veicolo di idee per il futuro del Paese, specie per quel che riguarderà la fase post-Covid 19, quando l'Italia avrà la possibilità di vivere un nuovo Rinascimento, grazie a strumenti quali il SURE, il Mes, il Recovery Fund. Proprio a proposito del Mes, Renzi ha ribadito che "dire no per motivi politici merita rispetto, ma dire no ai soldi del Mes per motivi ideologici è inaccettabile".

Nonostante abbia sottolineato come reputi un errore la chiusura di musei, teatri e biblioteche - "la cultura è umanità, non divertimento, è come se si bloccasse l'umanità" - e come siano stati compiuti errori sulla scuola - "è necessario un patto educativo" - Renzi ha ribadito la disponibilità di Italia Viva a essere di sostegno alla coalizione di maggioranza al Governo: "staremo in questa coalizione finché potremo svolgere il nostro ruolo di vaccino contro il populismo". Non solo: "Se vogliamo scrivere un vero e proprio contratto di programma alla tedesca noi ci stiamo. Noi siamo pronti a un contratto di governo", ha spiegato Renzi. Se "sui temi c'è accordo", insomma, "la maggioranza andrà avanti fino alla fine della legislatura, in modo da eleggere un Presidente della Repubblica non sovranista".

Un discorso diverso, tuttavia, concerne il futuro di Roma Capitale. "Dopo la peste Firenze ha conosciuto il Rinascimento. Dopo grandi momenti di crisi le città sono rifiorite. Io credo che questo sia il tempo per Roma, io credo che questo sia il decennio per Roma. Io scommetto su Roma, intanto perché penso che come amministrazione comunale non potremo che migliorare e se qualcuno pensa che siccome siamo al Governo con M5s possiamo fare un accordo con Raggi gli dico che non esiste questa ipotesi. Con tutto il rispetto per la sindaca, cui auguriamo una pronta guarigione dal Covid, noi non saremo mai in una coalizione che preveda Virginia Raggi sindaca perché i suoi anni sono stati fallimentari".

Venendo poi alla vicenda Open, Renzi ha specificato che "ci sono magistrati, pochi fortunatamente, a cui la ribalta mediatica piace più del giudizio di merito, che seguono la viralità sui social più che le sentenze della Corte di Cassazione. La Cassazione ha totalmente annullato il provvedimento di sequestro relativo all'inchiesta Open, "dando anche un chiaro segnale ai pm dell'accusa. Ma quella vicenda ci ha creato un danno pazzesco, anche alla nostra forza attrattiva".

"Da quei pm di Firenze che hanno svegliato con 300 finanzieri gli sponsor della fondazione Open mi sarei aspettato una lettera di scuse  - ha proseguito Renzi - e invece è arrivato un avviso di garanzia, che mi riguarda. Ci sono vari modi per replicare a quello che sembra un assurdo giuridico: io penso che a chi cerca la battaglia e la visibilità mediatica bisogna rispondere con il diritto. Loro passano le informazioni ai quotidiani, noi pensiamo che la verità sia quella che ha detto la Cassazione".

Renzi, inoltre, ha annunciato i nomi del collegio di difensori, cui si affiderà, insieme a Maria Elena Boschi, Luca Lotti e Marco Carrai, ovvero la professoressa Severino per Maria Elena Boschi, il professor Coppi per Luca Lotti, il professor Di Noia per il dottor Carrai e il professor Caiazza per Renzi stesso.

Infine, in merito alla futuro del partito, Renzi ha lasciato la parola ai successivi interventi, annunciando i nuovi ruoli affidati a due sindaci, Ciro Buonajuto e Isabella Conti, che cureranno la riorganizzazione del partito.

Chi lo desidera può rivedere l'intervento completo qui di seguito o a questo indirizzo.