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Assemblea Nazionale #004, Renzi: "Una Primavera delle Idee, per entrare in sintonia col Paese"

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L'intervento di Matteo Renzi, in apertura dei lavori della Quarta Assemblea Nazionale di Italia Viva, 20 marzo 2021.

"L'Italia si appresta a vivere una nuova stagione politica, quella della Primavera, che si è aperta con l'arrivo di Mario Draghi": così Matteo Renzi ha aperto il suo intervento alla Quarta Assemblea Nazionale di Italia Viva, in diretta streaming sui profili social.

"Non ci credeva nessuno ci davano dei pazzi, dicevano ma dove vogliano andare, dicevano che eravamo finiti, che eravamo divisi, che ci sarebbe stato un Conte ter. E invece nel giro di due mesi - ha proseguito Renzi - siamo tornati a essere una grande potenza mondiale: abbiamo recuperato credibilità, con la crisi di governo. Un risultato che è merito tutto della vostra determinazione, della vostra capacità di restare convinti e coerenti, e di restare uniti nonostante quello che ci veniva detto".

"È merito vostro - ha detto Renzi - se, con l'arrivo di Draghi, ha vinto la politica e ha perso il populismo. É un trionfo della politica, un capolavoro della politica, e chi lo nega nega la realtà".

"Abbiamo perso il potere di veto, di incidenza?", si è chiesto Renzi. "È vero, Italia Viva non è più decisiva per la tenuta del governo. Ma il nostro obiettivo non è ritagliarci una nicchia di potere". Infatti, "il partito - ha spiegato Renzi - non è un fine, ma uno strumento volto alla salvezza del Paese. Se non avessimo aperto la crisi di governo, col gesto coraggioso di Teresa Bellanova, Elena Bonetti e Ivan Scalfarotto, e se fossimo, come altri, passati solo all'incasso, oggi non staremmo vivendo questa nuova stagione apertasi col Governo di Mario Draghi".

"Con l'arrivo di Draghi - ha proseguito Renzi - mi sento più tranquillo sapendo che sarà Mario Draghi a presiedere il G20 per l'Italia, entro il quadro dei grandi cambiamenti geopolitici cui stiamo assistendo a livello internazionale".

"In questo scenario, Italia Viva è il partito che è servito a creare il cambiamento", ha sottolineato Renzi, "se nel 2019 fossimo andati a votare, saremmo nel secondo anno di Governo Salvini-Meloni. Invece noi siamo quelli che hanno creato lo slancio necessario ad aprire il cambiamento".

Insomma, sottolinea Renzi, "qualcosa su cui attaccarci lo troveranno sempre, i sondaggi o un mio viaggio in Arabia. Ma noi siamo la forza politica che ha prodotto il cambiamento: ci dicevano 'Vi asfalteremo', a casa sono andati loro". Delle ultime settimane del governo Conte bis, ha proseguito Renzi, "avremo un ricordo da film dell'orrore", una stagione, quella "di Ciampolillo e Casalino", per la quale "non ho alcuna nostalgia".

"Non ho nostalgia - ha spiegato Renzi - del tempo in cui Ciampolillo era la star della politica: la caccia al parlamentare con palazzo Chigi aperto la notte per incontrare singoli parlamentari, per mandare avanti un governo senza una strategia o una visione. 'O Conte o morte', dicevamo quelli che si ritenevano gli Illuminati. Avremo un ricordo da film dell'orrore della stagione in cui si inseguiva chi abbracciava alberi per fermare la Xylella e fare con loro il PNRR. Non ho nostalgia del tempo in cui Casalino dettava la linea da palazzo Chigi con le veline. Ci sarà un motivo per cui da tre anni non faccio un'intervista al Tg1... Deve essere chiaro cosa c'era fino a qualche settimana fa. Non ho nostalgia dei Ciampolillo e dei Casalino".

"Italia Viva - ha sottolineato Renzi - è il partito che ha permesso il cambiamento. E dobbiamo essere quelli che rivendicano quella linea, il cambiamento cui siamo giunti. Dobbiamo chiederci chi vogliamo essere e dobbiamo ricordarci di essere quelli che possono rivendicare ciò che è successo. Altri sono andati a casa, noi siamo qua".

Renzi è poi passato ad elencare i molto mutamenti politici, entro il contesto italiano, cui stiamo assistendo - dalla svolta europeista della Lega, alla frattura interna al M5s - ed ha ricordato i prossimi appuntamenti con le elezioni amministrative nelle maggiori città italiane, da Roma, a Torino, fino a Napoli e Palermo, entro l'ancora tragico contesto della lotta alla pandemia da Covid 19. Un passaggio volto ad aprire la riflessione su cosa Italia Viva può rappresentare in questo scenario: "Italia Viva, in questo scenario politico, deve decidere cosa fare".

"La mia proposta di oggi è quella di fare, da domani, primo giorno di primavera, fino al 21 giugno, la Primavera delle Idee", ha spiegato Renzi. Dopo aver ringraziato i coordinatori nazionali per l'ottimo lavoro di costruzione del partito sui territori, peraltro in mesi di difficoltà dovute alle restrizioni agli spostamenti ed eventi, causate dalla pandemia, Renzi ha invitato a riflettere su come declinare, in Italia, l'esempio dei riformismi liberali già esistenti in Europa.

"Utilizziamo questo tempo per aprirci ed entrare in sintonia con l'ascolto del Paese", ha spiegato Renzi, "e per farlo continueremo il lavoro svolto dai Cantieri". "Apriremo discussioni di un'ora almeno, e lo farò anche io, una volta alla settimana - ha anticipato Renzi - affinché da queste riunioni Italia Viva tragga elementi di supporto e stimolo". "Immagino appuntamenti tematici: dal rilancio delle infrastrutture alle politiche giovanili, dal sociale all'ambiente, coinvolgendo il Ministro Cingolani, dal Terzo Settore fino alle nostre questioni organizzative". "Saranno - spiega Renzi - appuntamenti che ricorderanno i tavoli tematici della Leopolda, cui ognuno potrà iscriversi, e che si terranno via Zoom, in streaming". "Dopo questi tre mesi, saremo in grado di proporre una piattaforma contenutistica che ci permetterà di essere protagonisti nel dibattito politico".

Renzi ha poi anticipato la prossima uscita del suo nuovo libro, dal titolo "Controcorrente", in cui racconterà quanto avvenuto in questi mesi, anche affrontando il tema delle fake news cui è stato sottoposto il nostro partito.

"La nostra campagna di Primavera sarà un modo bellissimo di andare all'attacco: sarà un modo per far fruttare il tempo che stiamo vivendo e per prepararci ad affrontare da protagonisti i prossimi mesi", ha proseguito Renzi, "nei quali ci aspettano appuntamenti come la Scuola di Formazione per Under 30, un appuntamento che chiunque può sostenere con un piccola donazione, e la Leopolda 11".

Venendo al rapporto con il nuovo Partito Democratico, guidato dal Segretario Enrico Letta, Renzi ha posto alcuni punti fondamentali per chiunque voglia dirsi riformista: "un sincero augurio di buon lavoro a Letta che rappresenta una svolta rispetto al periodo di Zingaretti. Mi pare non ci sia più la linea 'Conte o morte' e il sistema proporzionale. Le parole sono interessanti ma non bastano, contano fatti. Se davvero si vuole affermare l'inizio di una nuova stagione, la primavera del riformismo, passiamo dalle parole ai fatti".

I punti fondamentali elencati da Renzi sono: la giustizia, che vede Italia Viva saldamente sul fronte del garantismo; il Sud, sul quale chiarire se si sta dalla parte dello sviluppo e dal rilancio dei cantieri o dalla parte di chi chiede assistenzialismo, navigator e reddito di cittadinanza; i diritti, sui quali non ci si può limitare ad auspicarli, ma vanno realizzati; il lavoro, che va creato tramite le imprese e non con i decreti; e infine le riforme, vero cardine della nostra identità. 

Renzi, inoltre, ha aggiunto, quale punto fondamentale alla cultura riformista, la distanza da chiunque rilanci la cultura dell'odio, a partire da chi sminuisce l'avversario, storpiandone il nome.

"È il momento, insomma - ha proseguito Renzi - di porci alle spalle l'inverno. Siamo dinanzi alla Primavera, viviamola, costruiamola. La pandemia ci ha messo in condizione di dover sostenere un governo insieme a formazioni con le quali non ci saremmo mai alleati. E, per il futuro, lo ribadiamo, il nostro posizionamento è il riformismo: non ci candideremo mai coi populisti né con i sovranisti. Siamo pronti ad andare ad elezioni con qualsiasi legge elettorale, quel che ci interessa è parlare di politica e contrastare la cultura dell'odio".

"È il momento - ha concluso Renzi - di buttarsi in gioco, senza paure. In questi mesi è stato straordinario avere tutti voi accanto. Ho compreso che non eravamo dei pazzi, ma che stavamo facendo bene e che faremo ancora meglio, mettendo al centro gli interessi degli italiani. La più bella avventura è quella che dobbiamo ancora vivere e lo faremo insieme".  

Chi lo desidera può rivedere l'intervento di Matteo Renzi qui di seguito o a questo indirizzo.