Infrastrutture telecomunicazioni

Anzaldi: "La rinuncia di Tim al controllo della rete è conseguenza della svolta impressa dal Governo Draghi"

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L'intervento pubblicato su "il Tempo", 5 novembre 2021.

"La rinuncia di Tim al controllo della rete è una importante conseguenza della svolta impressa dal Governo Draghi al dossier banda ultralarga, dopo che il Governo Conte aveva provato inspiegabilmente a favorire un nuovo monopolio privato in capo a Tim e aveva tentato la svendita e lo smantellamento della rete pubblica di Open Fiber, nata grazie alla visione lungimirante del Governo Renzi nel 2016. Il presidente Draghi e il ministro Colao mantengano alta la vigilanza, affinché le mosse di Tim non diventino, come in passato, un ostacolo alla velocizzazione delle gare per portare la fibra in tutto il Paese, che partiranno da gennaio come annunciato dal ministro". Così il deputato di Italia Viva, Michele Anzaldi.

"Lo stop alla creazione di una nuova posizione dominante - prosegue Anzaldi - in capo ad un gruppo privato, peraltro a maggioranza straniera, è arrivato anche grazie all'impegno in Parlamento di Italia Viva e dell'allora capogruppo Pd alla Camera ed ex ministro, Graziano Delrio".

"Chiederò alla presidente della commissione Trasporti, Raffaella Paita, di valutare se non sia opportuno sollecitare un'informativa da parte del Governo, anche per verificare se le indiscrezioni di Tim non siano orchestrate ad arte per ragioni interne all'azienda, con l'obiettivo di rallentare le gare", conclude Anzaldi.