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L'interrogazione sul caso Scanzi a "CartaBianca" di Michele Anzaldi

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La notizia pubblicata dall'agenzia "AdnKronos", 28 aprile 2021.

"Chiedo di sapere quali siano state le valutazioni e le decisioni del comitato etico in merito al caso Scanzi, se il ritorno in video abbia ricevuto o meno il via libera dallo stesso comitato, se la Rai non ritenga contrario ai principi del servizio pubblico e a quanto previsto nel Contratto di Servizio scegliere come unico giornalista retribuito in qualità di opinionista di una trasmissione di informazione in prima serata, come 'Cartabianca', un giornalista coinvolto in un caso di presunto vaccino ricevuto saltando la fila, un comportamento pubblicamente stigmatizzato anche dal presidente del Consiglio Mario Draghi e dal commissario all'emergenza Covid, il generale Francesco Paolo Figliuolo".

È quanto chiede il deputato di Italia Viva e segretario della Vigilanza Rai, Michele Anzaldi, in un'interrogazione sulla Rai depositata in commissione parlamentare.

"A seguito del caso che ha coinvolto il giornalista Andrea Scanzi per la sua vaccinazione che sarebbe stata somministrata saltando la fila, episodio sul quale è stata aperta un'indagine dalla Procura di Arezzo - si legge nelle premesse dell'interrogazione - in data 30 marzo la Rai ha comunicato di aver attivato il Comitato Etico e nello stesso giorno la conduttrice di 'Cartabianca' ha annunciato in diretta la sospensione della partecipazione del giornalista alla trasmissione, della quale Scanzi è l'unico giornalista retribuito come opinionista, come ha precisato la Rai rispondendo ad una precedente interrogazione in commissione di Vigilanza".

Scanzi non ha preso parte alle puntate del 30 marzo, 6 aprile e 13 aprile di 'Cartabianca', mentre nella puntata del 21 aprile è tornato in trasmissione, "senza che al pubblico sia stata fornita alcuna informazione sulle decisioni del Comitato Etico in merito alla sua vicenda. Sulle vaccinazioni saltando la fila sono state aperte molte inchieste in diverse regioni italiane. In alcuni casi, come a Bari, i magistrati hanno proceduto ad iscrivere nel registro degli indagati sia i vaccinatori che i vaccinati, mentre ancora non si ha notizia degli sviluppi dell'indagine di Arezzo", conclude Anzaldi.