Informazione giustizia

Anzaldi: "Dietro l'attacco a Funiciello c'è il livore di Travaglio verso Renzi"

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L'intervento pubblicato su "Prima Comunicazione", 15 dicembre 2021.

Il Fatto Quotidiano ha stralciato alcune carte dell'inchiesta su presunti finanziamenti privati illeciti alla fondazione Open. Il quotidiano, diretto da Marco Travaglio, ha dato molto risalto al coinvolgimento di Antonio Funiciello, pubblicandone alcuni messaggi, sia pure precisando che non è indagato, perché attualmente è capo di gabinetto del presidente del Consiglio e considerato fedelissimo di Mario Draghi. In seguito Travaglio ha rincarato la dose contro Funiciello che, sostiene Il Fatto, come consigliere dell'ente di previdenza dei giornalisti, l'Inpgi, sei mesi fa avrebbe anche tramato con il collega del Pd Filippo Sensi per rinviarne il commissariamento e far passare in questa legge di Bilancio la fusione con l'Inps. Scaricando - sottolinea il quotidiano - sulle spalle dello Stato le tante pensioni d'oro concesse dall'ente. Eppure, stando al curriculum e all'attività svolta nel settore giornalistico editoriale, nonché all'ottima reputazione che gode in tutta la filiera del settore, dagli edicolanti agli editori, si stenta a credere che Funiciello si sia lasciato trascinare in comportamenti 'censurabili', sia pure senza alcuna implicazione penale.

"Se l'obiettivo del Fatto è rimuovere Funiciello", osserva con Prima il parlamentare di Iv Michele Anzaldi, "perché Antonio Funiciello, capo di gabinetto del presidente del Consiglio Mario Draghi, un così alto incarico che prevede la massima integrità, bisogna anche considerare che il ruolo di capo di gabinetto della presidenza non è così importante e decisionale come quello omologo dei ministeri, ricoperto spesso da uomini di legge con specifiche competenze. Funiciello, senza sminuirne l`importanza, è piuttosto un imbuto delle istanze e di tutto quanto converge su Palazzo Chigi, con compiti soprattutto di smistamento".

Secondo Anzaldi, che non usa mezzi termini, dietro all'attacco esagerato a Funiciello traspare il livore di Travaglio verso Renzi che ha fatto cadere il governo Conte, del quale il direttore del Fatto è stato un'importante stampella, con reciproci vantaggi. "Mentre ora", afferma, "torna a essere un giornalista come gli altri".

Riguardo poi all'azione di lobby che avrebbe visto Funiciello protagonista, oltre a rilevare che non esiste alcun rilievo giuridico, al di là di circostanze più o meno opinabili, Anzaldi sottolinea che "è assimilabile ai tantissimi e spesso disordinati interventi, favoriti dal vuoto legislativo, che diventano frenetici in occasione dell'approvazione della legge di Bilancio".