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Annibali: "La violenza che ho subito anche io è invisibile ai partiti"

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L'intervista a Lucia Annibali su "la Repubblica", 27 agosto 2022.

Lucia Annibali, lei è avvocata e parlamentare renziana: di femminicidi e violenze alle donne non si parla in campagna elettorale?
«È vero, è come se il tema della violenza sulle donne non sia un argomento di politica nazionale. Poi, quando si insedia il Parlamento, si riprende a discuterne. È una difficoltà che io sento molto. Se sono stata candidata già nella passata legislatura da 
Renzi, è anche per testimoniare questa battaglia. E talvolta mi sento fuori contesto perché la politica nazionale non se ne occupa e neppure la locale».

Lei è una donna politica-simbolo, sfregiata con l`acido dal suo ex compagno. Da quell`incubo a oggi è cambiato qualcosa nella società italiana?
«Rispetto al 2013 e a quello che mi è accaduto, se ne è parlato sempre di più, la normativa si è aggiornata, se ne dibatte nelle scuole e questo è estremamente importante affinché le ragazze più giovani sappiano».

Cosa manca per essere efficaci in questa battaglia?
«Manca sempre l`immediatezza nel prendersi carico delle denunce e della donna che lancia l`allarme. Invece bisogna sapere vedere il potenziale pericolo, guai a essere semplicistici, se no si rimane un passo indietro e si arriva troppo tardi. A Bologna una donna in più è stata uccisa, evidentemente doveva essere ascoltata».

Poi però c`è il video dello stupro di Piacenza che piomba nella campagna elettorale?
«Il video era in Rete e la leader dí Fdi, Giorgia Meloni, l`ha rilanciato. Mi sono venuti i brividi. Bisogna essere seri sempre sulla violenza alle donne, che non c`entra con l`immigrazione. Reclamiamo la competenza su tante questioni, anche su questa ci vorrebbe».