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Annibali: "Con le risorse del Recovery Fund possiamo ripensare al sistema giustizia"

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La proposta della parlamentare di Italia Viva, 30 settembre 2020.

"Con le risorse del Recovery Fund abbiamo finalmente la possibilità di ripensare al sistema giustizia del futuro, con riforme a 360 gradi e investimenti che guardino alle prossime generazioni". Lo dichiara Lucia Annibali, capogruppo di Italia Viva in Commissione Giustizia, illustrando le proposte di Italia Viva allo Schema di relazione sull'individuazione delle priorità nell'utilizzo del Recovery fund.

"Sappiamo bene - continua Annibali - che l'Italia è il fanalino di coda europeo per crescita economica, anche per la lentezza della sua giustizia. Per renderla più rapida però non bastano le riforme procedurali, ma occorre un'iniezione di denaro, da spendere in personale, infrastrutture, innovazione e digitalizzazione. Questo vale per il civile così come per il penale. C'è poi la questione annosa del sovraffollamento carcerario. Ferma restando la necessità di interventi nel campo dell'edilizia carceraria e della manutenzione delle strutture penitenziarie, è fondamentale investire una parte dei fondi europei per il potenziamento delle misure alternative al carcere come chiave per ridurre il sovraffollamento e favorire la vita dopo il carcere".

E ancora, prosegue Annibali, "occorre mettere in campo una significativa opera di riqualificazione del patrimonio dell'amministrazione giudiziaria e la realizzazione di nuovi poli giudiziari. In ultimo, ma non per importanza mi preme evidenziare come queste risorse possano e debbano essere investite per potenziare le misure di prevenzione e contrasto della violenza maschile sulle donne: dalla formazione degli operatori al trattamento per gli uomini autori di violenza contro le donne, nella fase di esecuzione della pena, al fine di combattere la recidiva estremamente alta".

"Basta con le misure a invarianza finanziaria, la lotta alla violenza sulle donne non si fa a costo zero. Sono soddisfatta che quest'ultimo punto sia stato recepito nello schema di relazione adottato questa mattina dalla Commissione Giustizia. Mi auguro però, più in generale, che questo sia stato il primo passo verso una politica giudiziaria che vada oltre agli slogan", conclude Annibali.