territori amministrative

Amministrative a la Spezia, Paita: "Ora un chiarimento sugli errori fatti e un confronto sui programmi"

Le attività ed i successi che portiamo avanti dipendono dall'impegno di ognuno di noi. Ogni contributo è importante.
dona italiaviva

L'intervento pubblicato da "il Secolo XIX", 20 marzo 2022.

I riformisti andranno all'incontro convocato da Piera Sommovigo. La candidata del campo progressista, così come il ministro Andrea Orlando, aveva lanciato un appello per ricucire lo strappo. Ma forse i tempi «non sono più congrui. Fino a ieri non ci volevano al tavolo, dicevano che avevamo pochi voti. Oggi il brutto anatroccolo è diventato indispensabile», ha commentato ieri la deputata di Italia Viva Raffaella Paita. Un punto di vista, lo sottolinea, «personale. Per Italia Viva parlano i coordinatori».

E i coordinatori Iv, insieme ad Avantlnsieme, Partito Socialista Italiano e + Europa hanno confermato con una nota di accettare l'incontro richiesto da Sommovigo. Perché «il suo gesto – l'interpretazione che viene data – è la conferma di mesi di errori compiuti dalla cosiddetta coalizione progressista che ci ha esclusi da ogni tavolo di confronto. I civici e riformisti uniti chiedono che il confronto con Sommovigo sia molto chiaro sulle questioni programmatiche con particolare riferimento ai temi dello sviluppo, della crescita, della portualità, delle infrastrutture e della sanità». Anche Paita, appena qualche ora prima, si era espressa a riguardo. «Personalmente penso che il problema non si risolva con una richiesta tardiva di incontro. Sono interessata a sapere che cosa ne pensa Sommovigo su questioni fondamentali di sviluppo della città. Dai dragaggi, al piano regolatore portuale e non solo. Non conosco le sue idee».

La presidente della commissione Trasporti alla Camera ripercorre gli ultimi mesi, che hanno portato a un passo dallo strappo con Pd, LeAli e M5S. Il modello delle regionali, ripresentato alla Spezia, che non piace ai riformisti. «Abbiamo chiesto a lungo di essere ascoltati, abbiamo fatto tentativi onesti di poter contribuire nel processo decisionale, perché ci sentiamo parte integrante di un disegno alternativo a Peracchini. Eravamo disposti ad appoggiare una candidatura autorevole come quella di Alberto Nardini, poi saltata. Eravamo disposti a partecipare alle primarie, appoggiando il candidato che ne sarebbe uscito vincitori. Niente. Pretendo rispetto per la mia forza politica. Il problema non si risolve con una richiesta di incontro, ma con un chiarimento sugli errori fatti e un confronto sui programmi. Perché io non sono catalogabile in un contenitore in cui prevalgono quelli del no allo sviluppo».

L'obiettivo comune è quello di «battere Peracchini – come si legge nella nota congiunta dei riformisti - e la sua inadeguata giunta di destra. Per farlo servono credibilità, coerenza e visione prospettica. Ricostruire un'ampia coalizione di centrosinistra e renderla davvero competitiva significa mettere in discussione e portare rapidamente a sintesi, programmi, idee, contenuti e donne e uomini capaci di interpretarli».

«Siamo per un processo alternativo a Peracchini, non per unirci a una armata Brancaleone senza condivisione dei contenuti – conferma Paita - Parte dei riformisti ha già deciso di andare da sola alle prossime elezioni amministrative».