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Amministrative a Carrara, Ferri: "Il marmo è una risorsa per il territorio. Potenziamo la filiera produttiva"

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L'intervista pubblicata da "la Nazione", 8 giugno 2022.

Tre priorità per rilanciare la città?
«Prima di tutto intercettare finanziamenti del Pnrr. La città ha bisogno di uno scatto in avanti che la proietti fra le comunità più moderne, anche con riguardo alle opportunità di lavoro per i giovani. Città Smart: è la mia sfida ambiziosa che passa dall'adeguamento del piano paesaggistico, al decoro urbano, agli investimenti nel green e comunità di energie rinnovabili in collaborazione con le associazioni. Creeremo un dipartimento per la transizione ecologica e un assessorato specifico. Sanità. Voglio rimettere al centro dell'agenda politica la sanità pubblica e il sistema socio-sanitario integrato. Carrara è capofila della conferenza zonale apuana dei sindaci, ma non si è sentito il suo peso. Il Monoblocco è salvo grazie ai cittadini: anch'io firmai la petizione popolare nel 2019. Abbiamo perso l'occasione del Pnrr per le case di comunità previste a Massa, Montignoso, Pontremoli, Aulla. Vigilerò sulla realizzazione della Cot, ma penso anche alle cure di prossimità, telemedicina e cittadella della salute. Marmo e Portualità sinergia e potenzialità per tutto il territorio e per la comunità. Marmo: è tempo di superare le divisioni puntando su un`economia circolare che tenga conto anche dei derivati dalla lavorazione con ricadute su tutto il territorio. Tanti giovani credono nella filiera e vogliono lavorare il marmo in loco ed esportarlo in tutto il mondo già lavorato. Porto: urge una pianificazione. Senza aggredire altra costa, occorre intervenire sull`organizzazione degli spazi interni per permettere alle aziende nautiche di trattenere in loco tutte le fasi della lavorazione. Il travel lift, inoltre, è funzionale a nuovi sbocchi economici-occupazionali. Non dimentichiamo che abbiamo l'Istituto Nautico con professionisti da reclutare. C'è urgenza poi di riqualificare le aree circostanti per la fruizione urbana del waterfront. Oltre a viale Zaccagna, delle Pinete, da Verazzano, c`è il lotto di via Rinchiosa e zona Caravella, fermo in un limbo»

Quale proposta la distingue da tutti gli altri candidati?
«L'esperienza che ho maturato negli anni in un'ottica sovra comunale, regionale, nazionale, europea. Ciò mi consentirà di affrontare in maniera più serena temi cruciali della città e di muovermi con sicurezza alla ricerca dei finanziamenti».

La prima cosa nuova che farà una volta eletto?
«Aprirò le porte della casa comunale ai cittadini ed istituirò i consigli dei cittadini. Dopodiché, ci sono talmente tante cose da fare che non è facile dirne una secca, si è perso troppo tempo. I primi 100 giorni saranno fondamentali per far ripartire tutto. Presenterò velocemente tutti i progetti per attivare finanziamenti legati al PNRR, un'occasione storica per il rilancio di Carrara e pretenderò che si aprano i cantieri per i finanziamenti già promessi e stanziati e mi riferisco al Monoblocco e alla realizzazione della palazzina»

La prima cosa che cambierebbe?
«Tutto ciò che è modificabile dagli strumenti urbanistici. Chiederei alla Regione di valutare con grande attenzione le osservazioni al Poc non ancora approvate dalla stessa e liquidate troppo superficialmente dal Comune. Penso al recupero di zone come i mercati di Avenza e Marina e alla scuola perché gli studenti hanno diritto ad ambienti sicuri e sani».

Un aspetto positivo da salvare di quanto esiste?
«La bellezza di Carrara sottraendola al degrado urbano in cui è avviluppata. Cura, gestione e rigenerazione condivisa con i suoi abitanti saranno le mie direttrici per sottrarla a degrado, sporcizia e scarsa illuminazione».

Le spine nel fianco della città: Marble, Politeama. Quali rimedi?
«Marble Hotel: incontrerei subito i proprietari per concordare un piano e risolvere definitivamente. O si realizza, previo accordo con la proprietà, o s'inizia un percorso diverso anche aprendo ad investitori esterni. Sempre con attenzione agli strumenti urbanistici. Politeama: la politica non può aspettare i tempi della giustizia. Se verrò eletto sindaco farò un`istanza di dissequestro: il Comune è proprietario della sala Germinal e quindi ha titolo per chiederlo. Dopodiché lavorerò per acquistare il teatro ed infine cercheremo finanziamenti e la collaborazione di tutti per riprenderci il patrimonio culturale della città».

Politiche del marmo: il futuro delle cave?
«Il marmo è una grande risorsa che deve unire la città. Sì alle regole, al rispetto dell'ambiente e della sicurezza, ma è inimmaginabile fermare l'estrazione. Bisogna creare una filiera reale e vanno trovati spazi per aprire nuove segherie e laboratori, offrire occasioni di lavoro, lanciare un piano straordinario per la circolarità»

Porto, risorsa per l'industria o ostacolo per il turismo?
«Il Waterfront ridisegnerà la portualità, bisogna lavorare per recuperare spazi retroportuali e per rafforzare la viabilità per fare rete e favorire le ricadute turistiche derivanti dall`arrivo dei croceristi».

Un'idea per la cultura?
«Street Art in collaborazione con Accademia e Scuola del Marmo. Carrara deve diventare città degli artisti con l'attivazione di percorsi turistici e culturali sia al monte che al piano. Inoltre, la Biennale non può essere un passato da archiviare».