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Accordo nella Ue, premi all'agricoltura sostenibile. Bellanova: "Una svolta"

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La notizia sul "Corriere della Sera", 22 ottobre 2020.  

Il Green Deal entra nella Pac. La Politica agricola comune post 2020 pesa per 378 miliardi nel bilancio 2021 - 2027 dell'Unione. Almeno il 30% delle risorse per lo sviluppo rurale dovrà essere destinato a misure agro-ambientali e almeno il 20% dei fondi dei pagamenti diretti (questa è una novità) dovrà andare al sostegno di «schemi ecologici», come l'agricoltura biologica, la riduzione di fitofarmaci e fertilizzanti e altre pratiche agricole con un impatto positivo sull'ambiente.

I ministri dell'Agricoltura dei 27 Stati Ue, riuniti a Lussemburgo, hanno raggiunto un accordo (critici nei confronti della svolta verde i Paesi dell'Est), dopo un negoziato durato oltre due anni e una maratona di due giorni e una notte.

«Un'evoluzione storica dell'impianto tradizionale», ha spiegato la ministra Teresa Bellanova «perché per la prima volta i fondi della Pac saranno assegnati in base ai risultati raggiunti anziché al mero rispetto delle norme di conformità».

Ora il Consiglio dovrà trattare con il Parlamento Ue, che nella sua proposta negoziale in votazione oggi e domani punta a obiettivi ambientali più alti. Finora gli aiuti al reddito per unità di superficie sono stati legati all'impegno da parte dell'agricoltore ad applicare le buone pratiche agronomiche con un significato ambientale.

Dal 2023, quando entreranno in vigore le nuove regole, lo Stato membro sarà giudicato sugli obiettivi raggiunti del Green Deal. L'accordo prevede infatti che ogni Paese Ue presenti un piano strategico nazionale per la definizione e l'attuazione degli interventi relativi ai pagamenti diretti, alle misure di mercato e allo sviluppo rurale. Una soluzione che accorda maggiore flessibilità agli Stati Ue: potranno scegliere gli strumenti migliori a disposizione, tenendo conto delle specificità nazionali, per raggiungere gli obiettivi concordati a livello Ue. L'accordo prevede anche il sostegno ai giovani agricoltori e alle piccole aziende agricole. Inoltre uno Stato membro potrà creare un fondo di mutualizzazione nazionale da attivare in caso di catastrofi, come alluvioni e siccità.