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A22, Conzatti: "Con l'emendamento Paita si sta compiendo un passo avanti incoraggiante"

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La notizia pubblicata dal "Corriere del Veneto", dal "Corriere dell'Alto Adige" e dal "Corriere Verona", 22 ottobre 2021.

Ore decisive per l'emendamento «salva Autobrennero», proposto da Raffaella Paita (Iv) per sbloccare la prospettiva del progetto di finanza ed evitare che la concessione di A22 vada a gara europea. Un epilogo che nel territorio si vuole scongiurare, per timore di perdere il controllo dell'infrastruttura assicurato da Autobrennero, società la cui maggioranza (57,4%) è nelle mani delle autonomie di Alto Adige e Trentino.

I segnali da Roma, a sentire diversi interlocutori, sarebbero incoraggianti e sull'emendamento Paita (presidente della commissione Trasporti) ci sarebbe accordo nell'ampia maggioranza che supporta Mario Draghi. Il Presidente del consiglio avrebbe espresso la condivisione del governo attraverso il proprio braccio destro Antonio Funiciello, che ha seguito la partita insieme ad Alberto Stancanelli, capo di gabinetto del ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini. Il testo di Paita dovrebbe, dunque, essere se non blindato, quasi. E il voto congiunto delle commissioni Ambiente e Trasporti della Camera, dovrebbe arrivare, al più tardi, oggi, salvo sorprese.

«Il termine ultimo per la conversione è il 9 novembre» ricorda Donatella Conzatti, senatrice trentina di Iv, fiduciosa su un esito del percorso favorevole all'opzione Autobrennero. «In queste ore - conferma - si attende il voto congiunto delle commissioni competenti di Montecitorio. Possiamo essere ottimisti, perché c'è condivisione in maggioranza e, dunque, è ragionevole pensare che l'Aula della Camera confermerà l'eventuale orientamento favorevole. La questione, quindi, passerà al Senato ma, a quel punto, si tratterà solo di chiudere la partita».

Per Conzatti, insomma, la prospettiva del partenariato pubblico privato (Ppp) potrebbe entrare finalmente in campo, rompendo uno stallo iniziato nel 2014. Sette anni fa, infatti, è scaduta la concessione di A22 ad Autobrennero, poi proseguita di proroga in proroga, per il mancato accordo con i soci privati (circa il 14% delle quote, ripartito tra Infracis, Serenissima, Banco Bpm, Condotte), la cui liquidazione era necessaria per definire rassetto 100% pubblico, condizione per procedere all'affidamento trentennale diretto.

«Rispetto al vicolo cieco in cui si era entrati nel 2017 con la proposta di totalizzazione pubblica - riprende Conzatti -, ora si sta compiendo un passo avanti incoraggiante, mettendo in campo la possibilità del progetto di finanza, più facilmente percorribile rispetto alle altre ipotesi».

Se ci fosse l'ok, insomma, Autobrennero potrebbe vantare, di fatto, un diritto di prelazione, presentando la propria proposta di gestione. E la procedura potrebbe superare la necessità di gara europea, dato che altri privati, nel caso, potrebbero concorrere con proposte alternative, probabilmente meno competitive, perché legate più a logiche di profitto che di territorio.