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A22, condiviso al Senato l'emendamento Conzatti

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La notizia pubblicata da "l'Adige", 11 dicembre 2020.

Colpo di scena, ieri sera al Senato. Le forze di opposizione del centrodestra sono pronte a dare man forte all'emendamento della senatrice Donatella Conzatti: quello che concede altri sei mesi di proroga alla concessione di A22, per trovare una soluzione alternativa al riscatto in forza di legge alle azioni dei soci privati. Una mini-proroga di sei mesi.

Al Senato, presso le commissioni bilancio e finanze in seduta congiunta, è in discussione il decreto "Ristori 4" in cui il Consiglio dei ministri, su proposta dalla ministra alle infrastrutture e ai trasporti, Paola De Micheli, ha infilato la soluzione del riscatto delle azioni privati, ad un prezzo che non tenga conto del valore ciel Fondo Ferrovia (circa 800 milioni di euro). La ministra è intenzionata a percorrere fino in fondo la via del riscatto, che piace al presidente altoatesino, Arno Kompatscher, ma non convince gli altri soci di Autostrada del Brennero spa. La ministra è determinata, anche se è stata resa edotta sul fatto che così si rischia di sbattere contro una mole di ricorsi dei soci privati, con il rischio di bloccare la operatività della "nuova" Autobrennero in house, interamente pubblica.

La questione, ora, è in tutto e per tutto politica. La senatrice Conzatti, di Italia Viva, quindi di maggioranza, ha proposto più emendamenti. Uno rilancia la possibilità, nelle more della direttiva europea in materia di concessioni autostradali, di mantenere i privati nella spa, purché in minoranza e privi di potere di indirizzo e gestione. Un altro è quello citato: entro trenta giorni dalla conversione in legge del "Ristori 4", istituire «un tavolo tecnico a cui partecipano rappresentanti del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, della Società Autostrada del Brennero spa e degli enti territoriali della società richiamata».

Un tavolo per modificare, entro il 30 giugno 2021, l'art. 13 bis del decreto legge 148 del 2017 che ha previsto la soluzione in house totalmente pubblica, che fin qui si è rivelata impraticabile. Nell'iter al Senato, la ministra ha bocciato ogni emendamento alternativo o integrativo della soluzione riscatto. Ma ieri sera, dopo dodici ore di trattative, è arrivata la sorpresa: nel do ut des con le forze di opposizione, per evitare l'ostruzionismo, Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia hanno condiviso la mini-proroga tecnica di sei mesi della senatrice Conzatti. La parola, ora, passa alla ministra De Micheli e al governo. Oggi, al voto in commissione, si giocherà a carte scoperte. Si capirà se effettivamente il governo aprirà ad uno scenario diverso dal riscatto o dalla inevitabile messa a gara della concessione. Poi, lunedì, in aula, arriverà il maxiemendameto del governo. Da oggi a lunedì, si gioca il futuro della gestione territoriale di A22.