Intervista alla senatrice di Silvia Vono, di Michele Inserra, per il "Quotidiano del Sud", 12 gennaio 2020.
Parla la senatrice di Iv, Gelsomina Silvia Vono: «Regna la confusione. Campagna elettorale poco entusiasmante».
Dalle regionali alle infrastrutture, dai porti agli scali aeroportuali. Gelsomina Vono, l'ex senatrice grillina passata a settembre nelle fila di Italia Viva, la nuova anima politica del centrosinistra targata Matteo Renzi, si confessa al Quotidiano. Dall'ottobre del 2019, tra l'altro, è membro della ottava Commissione Permanente (Lavori Pubblici e Comunicazioni).
Senatrice, partiamo dal tema più caldo. Dalle regionali nella sua terra, dove Italia Viva non è presente. Chi idea si è fatta dei candidati in campo e come si comporterà il suo partito?
«In Calabria la situazione politica è abbastanza confusa, forse consapevolmente confusa e fino adesso poco entusiasmante. Come Italia Viva abbiamo deciso di non presentare nostre liste, considerato anche il tempo a disposizione di questa nuova formazione politica il cui percorso è ancora in itinere. Credo che, essendo liberi di poter decidere senza vincoli impositivi, valuteremo le proposte in campo e soprattutto le idee che abbiano a cuore uno sviluppo serio della nostra Regione con impegno personale e professionale quotidiano. Sono convinta che, a partire dal livello nazionale, deve cominciare un periodo in cui la politica si riappropri del ruolo centrale di responsabilità nella vita dei cittadini e questo vale ancor di più se parliamo di politica a livello regionale. Ecco perché ritengo essenziale ascoltare, senza preclusioni di sorta tra le ideologie politiche, le varie proposte non solo dei candidati presidenti che sono determinanti nella scelta ma anche dei vari candidati consiglieri per comprendere se veramente c'è la possibilità di risanare la nostra Calabria anche solo nell`ottica di una visione di idee audaci e produttive di sviluppo per tutto il territorio».
Tentiamo di fare un bilancio dei risultati prodotti negli anni dalla politica...
«Credo che la politica non possa continuare a soprassedere, non possiamo più permetterci giunte tecniche dal momento che di tecnici in Regione ne abbiamo parecchi in ogni dipartimento, capaci e competenti. Serve il coraggio della politica, il coraggio delle responsabilità e anche del rischio per sbloccare le risorse finanziarie attuando una politica anche di marketing che guardi al rilancio delle infrastrutture e dei piani di trasporto con un`azione chiara anche sul versante dei servizi».
Infrastrutture e trasporti. La Calabria resta ancora la regione più isolata e ferma nel tempo....
«Il settore delle infrastrutture e dei trasporti è uno dei più nevralgici per tutto il meridione di Italia e il Piano Shock proposto dal nostro partito parte proprio dall'interesse verso questo ambito per mettere in moto una macchina ormai ferma e bloccata da troppo tempo da cavilli burocratici ma anche da un`assenza di idee imprenditoriali e politiche valide».
A proposito: quando partiranno i lavori del terzo megalotto della Statale Jonica? Come si sta precedendo per altre arterie importanti della Calabria, come la trasversale delle Serre, tanto per citarne una.
«Il lavoro portato avanti per sbloccare i lavori del terzo megalotto della Statale 106 ha dato da subito frutti concreti tanto che, solo grazie al mio personale interessamento, contestato dagli allora compagni di viaggio, è rientrata tra le grandi opere da realizzare nel cd. Sblocca cantieri e, oggi attende, di essere conclusa. Un'opera dove sono state stanziate risorse già col governo Renzi per 1.335,12 milioni di euro e che risulta indispensabile per attuare, attraverso un collegamento viario veloce della Calabria con la Puglia, un vero sviluppo dei territori meridionali dal punto di vista turistico. E per turistico non intendo solo il periodo fino ora considerato tale e limitato purtroppo a pochi mesi ma intendo uno sviluppo turistico a 360° che comprenda non solo la possibilità delle ferie estive ma offra effettive possibilità di crescita al tessuto imprenditoriale. Il Ministro De Micheli ha assicurato che in primavera verranno consegnati i lavori con la possibile nomina di un commissario tenuto conto della complessità dei lavori stessi e delle difficoltà inerenti. Nel contratto di aggiornamento di programma del Mit sono rientrati fondi per la manutenzione e la messa in sicurezza della Statale 106 jonica tratto Davoli- Guarda valle è rientrata ed è interamente finanziata la progettazione della variante della Statale 106 da Crotone a Catanzaro, un percorso di 48 Km percorribile così in soli 30 minuti, metà del tempo oggi occupato, e per cui mi sono direttamente spesa presentando il progetto realizzato da tecnici locali direttamente al MIT. Così come risultano finanziati, grazie ad un interessamento continuo, tutti i tratti, i cui appalti dovrebbero partire nei prossimi mesi, per il completamento i cui appalti della Strada statale 182 Trasversale delle Serre, infrastruttura di cinquantennale progettazione ma ancora importantissima per un collegamento tra lo Jonio e il Tirreno che consentirebbe, una volta completata, la percorribilità veloce tra la provincia di Catanzaro e quella di Vibo Valentia con tutto quello che comporta anche a livello di possibilità di trasporti e sviluppo del turismo nei vari settori. Già con l'apertura del tratto Gagliato-Serra San Bruno del 2016, grazie alla tenacia dei componenti del Comitato Sblocchiamo la Trasversale delle Serre di cui mi onoro di aver preso parte all'epoca come vicepresidente, si verifica che si possa viaggiare con maggiore sicurezza raggiungendo in minor tempo non solo i luoghi di lavoro ma anche i luoghi di attrazione dal mare alla montagna e viceversa ma è esempio di come si possa agire concretamente per il bene dei territori senza bandiere ma solo con impegno, intelligenza e collaborazione».
I porti dovrebbero essere un punto di forza di questa regione, ma continuano a non dare un contributo per la crescita economica e sociale dei territori.
«In Calabria un discorso particolare va fatto per i porti che sono strategici nell'intercettare la richiesta crescente di rapporti commerciali e che devono rappresentare nodo e snodo di collegamento tra le aree europee e i mercati mondiali come luoghi privilegiati di localizzazione di nuove imprese. Sono convinta che per rilanciare il Sud bisogna valorizzare l`enorme potenzialità offerta dalla sua centralità nella dimensione euro mediterranea. È necessario strutturare siti strategici meridionali puntando a recuperare competitività da collegarsi anche a fattori fiscali e in questo senso le Zes possono costituire priorità da valutare. Aspettiamo la nomina del Presidente dell'Autorità portuale di Gioia Tauro per intavolare piani strategici di valorizzazione dei settori interessati e produttivi di occupazione e di crescita sociale ed economica».
Veniamo alla questione aeroporti. Secondo lei, manca un piano strategico? I finanziamenti statale perché non hanno sortito i risultati sperati?
«I tre aeroporti rappresentano un settore strategico per la Calabria. Forse troppi per la popolazione regionale ma forse, invece, troppo poco considerati mancante la visione di un piano strutturato in progetti aderenti alla realtà territoriale e a costi accessibili a tutti. I finanziamenti statali ottenuti fino adesso non hanno realizzato il miracolo. Credo che invece ci sia bisogno, accanto alla governance tecnica, per i nostri aeroporti, di una classe dirigente politica che sia in grado di realizzare e discutere un piano sistematico d'intesa con il gestore, adesso unico, e con il Governo nazionale».
La Calabria resta una terra isolata dal resto dell'Italia. Infrastrutture, servizi, ferrovie restano un sogno rinchiuso in un cassetto, per buona parte...
«Per un vero rilancio del Sud si devono creare forme di aggregazione fra tutte le Regioni meridionali per potenziare infrastrutture e servizi e mi riferisco anche al piano di investimenti di REI sul mezzogiorno per cui sono previsti interventi importanti anche con un ingente stanziamento di risorse economiche. L'elettrificazione della linea jonica è essenziale così come è necessario avere i collegamenti tra i vari territori, molti dei quali, in Calabria, ancora isolati, pensando però ad una pianificazione in cui si parli di intermodalità utilizzando un modello coordinato delle diverse modalità di trasporto. È opportuno vigilare sui cronoprogrammi evitando di bloccarci con richieste e proteste, a volte strampalate, di collegamenti che ci permettono solo di raggiungere il nostro pianerottolo di casa».