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5 domande a Gianfranco Librandi deputato di Italia Viva

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Intervista a Gianfranco Librandi di Alessandro Di Matteo, la Stampa 29/11/2019

"Cifra record? Ho aiutato Matteo perché credo in lui"

Gianfranco Librandi è un deputato di Italia viva e un imprenditore. Ha iniziato la politica attiva da consigliere comunale a Saronno, con Fi, nel 2004. In Parlamento è entrato nel 2013, con Scelta civica, e nel 2017 ha aderito al Pd di Matteo Renzi. Per l`ex premier nutre un`ammirazione assoluta, tanto da finanziare con 800 mila euro la fondazione Open.

Onorevole, ci spieghi bene questa storia...
«Non c`è nessuna storia, prima sono stato consigliere comunale per 7 anni, poi sono diventato deputato. Ho visto nel progetto di Renzi il progetto della mia vita».

Capisco, ma chiunque si chiede: se ha fatto un finanziamento da 800 mila euro avrà avuto il suo tornaconto, no?
«Io faccio imprenditore, gli imprenditori con i loro soldi comprano barche, eccetera... Io i miei soldi li uso solo per fare politica. Cerco di promuovere Italia viva, contribuendo come posso. Le fatture sono regolari, è tutto a posto. Che tornaconto posso averne? Il mio tornaconto è soddisfare la mia voglia di fare politica. Il mio tornaconto è partecipare alla storia d`Italia».

Condivide Renzi su certi magistrati che avrebbero «attenzioni particolari» per lui?
«Io mi fido della magistratura. Sono sicuro che anche questi magistrati sono persone equilibrate. L`unica cosa che non mi piace sono alcuni modi: le visite della Finanza alle sei del mattino... Sono un po` coreografiche, un po` fuori posto».

E stato un errore abolire il finanziamento pubblico?
«A me non piaceva il finanziamento pubblico, perché certi partiti ne hanno fatto uso scorretto. Però bisogna sostenerli i partiti. La legge che c`è adesso ha regole precise, basta seguirle con attenzione».

Però poi arriva un`inchiesta nella quale si dice che la fondazione in realtà è un partito politico...
«Non capisco questa cosa. Il partito è Italia viva in questo momento, quella fondazione è chiusa dal 2018. Serviva per supportare attività culturali e politiche, dal mio punto di vista non l`ho mai vista come un partito. Ho finanziato le idee di Renzi. Le sue iniziative e le sue strategie mi hanno sempre entusiasmato».