L'intervento della Ministra e del parlamentare di Italia Viva su "il Sole 24 Ore", "la Voce di Mantova" e sulla "Gazzetta di Mantova", 26 aprile 2021.
Italia viva ha presentato venerdì 24 aprile, con una diretta Facebook il "Nuovo piano infrastrutturale" per il mantovano, annunciando importanti progetti legati ai trasporti capaci di attirare investimenti e crescita. Vi hanno preso parte la Ministra alle Pari opportunità Elena Bonetti, l'on. Matteo Colaninno, capogruppo nella commissione politiche Ue, l' on. Raffaella Paita, presidente della commissione trasporti, e l'ex assessore ai lavori pubblici di Mantova Luciano Battù.
Nel corso della diretta, coordinata dai referenti locali di Iv Francesca Zaltieri e Fabio Madella, è stato definitivamente confermato lo stanziamento di 165 milioni per il raddoppio ferroviario della tratta Mantova-Cremona, già inseriti nel Recovery Plan. Milioni che si sommano ai 340 già stanziati per la prima tratta sino a Piadena, e i cui lavori inizieranno quest'anno per terminare entro il 2025.
L'obiettivo dichiarato dai Italia Viva è far tornare il mantovano al centro del polo logistico pan-europeo. Allo scopo sono state presentate altre importanti opere infrastrutturali i cui progetti sono già stati predisposti, tra cui l'autostrada Mantova-Cremona, l'autostrada Tirreno-Brennero, il raccordo ferroviario tra Mantova e il Quadrante Europa di Verona, un rafforzamento del porto di Valdaro, il più importante porto intermodale della Lombardia orientale, che grazie al Mincio e al Po, consente alle merci di arrivare via fiume all'Adriatico (136 km).
Insomma, un piano infrastrutturale che potrebbe arrivare a 800 milioni, di cui 500 già stanziati, per potenziare i collegamenti di Mantova per agganciarla all'Europa. Interventi che porteranno più investimenti e contribuiranno alla crescita economica e occupazionale del territorio.
«Il raddoppio ferroviario nella tratta Mantova-Piadena è realtà, grazie allo stanziamento di 340 milioni fortemente voluto da Italia Viva, e per il quale ho lavorato anni - spiega Matteo Colaninno, deputato mantovano di Italia Viva -. Si tratta di un progetto fondamentale per il territorio mantovano, che grazie al raddoppio dei binari per 85 chilometri, potrà offrire un notevole incremento della capacità di trasporto, passando dai quattro ai dieci convogli all'ora per direzione, con un beneficio in termini di servizio per migliaia di persone. Appoggiato da tutte le forze politiche in Parlamento e grazie al lavoro di Italia Viva a breve partirà il cantiere e l'inaugurazione della tratta è prevista nel 2025».
Il progetto, affidato al commissario Chiara De Gregorio, è stato inserito tra le opere strategiche per l'Italia, e nel Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), il programma di investimenti che l'Italia deve presentare alla Commissione europea nell'ambito del Next Generation Eu. Ai 500 milioni già finanziati, salvo sorprese si dovrebbero aggiungere altri 165 milioni per il completamento dei lavori.
«Ci impegniamo anche nel reperire ulteriori risorse per adeguare la linea ferroviaria in tutta la tratta da Mantova fino a Milano, per un quantitativo massimo di risorse per 800 milioni», conclude Colaninno.
L'arco temporale per portare la città di Virgilio ad essere uno snodo centrale è 11 2030, con l'inaugurazione della galleria di base del Brennero, lunga 56 km, che attraverserà le Alpi tra Innsbruck e Fortezza. In questo quadro diventerà strategico anche il progetto di rafforzamento del porto di Valciaro a Mantova, un canale diretto per arrivare al Mediterraneo, e quindi ad ogni parte del mondo via nave.
«Il territorio mantovano ha l'unicità di far confluire in un'unica realtà la dimensione storica, culturale e strategica, anche nell'ambito dei trasporti, su gomma, rotaia, acqua e intermodale. Non possiamo lasciarci sfuggire l'occasione di creare le giuste sinergie per dar vita a progetti che permetteranno alla Lombardia di costituire un pezzo importante della rete di connessioni necessarie per avere un peso nella partita con l'Europa», ha, infine, concluso la Ministra Elena Bonetti, rendendo merito al «lavoro straordinario» di Colaninno per il raddoppio ferroviario, «fondamentale» sia per i pendolari che per «l'interconnessione tra città».