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Un fisco semplice e leggero: le proposte di Italia Viva per la crescita del Paese

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Il nostro appuntamento a Milano, con Matteo Renzi e tanti ospiti, 30 maggio 2022.

'Un Fisco semplice e leggero per tornare a crescere': è stato questo il titolo dell’iniziativa di Italia Viva dedicata al mondo del lavoro e dell'impresa, nel contesto della riforma fiscale, cui ha preso parte Matteo Renzi. L'evento è stato a cura di Luigi Marattin, con il coordinamento dei lavori da parte dei parlamentari Massimo Ungaro, Mattia Mor e Mauro Marino, nonché dell'assessora Alessia Cappello.

L'appuntamento si è tenuta lunedì 30 maggio, a partire dalle 17.00, al Centro Congressi Le Stelline, in corso Magenta, 61, a Milano, ed ha visto l'apertura dei lavori da parte del Sindaco Beppe Sala, nonché la partecipazione di numerosi esperti del settore, con i quali Italia Viva si è confrontata, presentando, per l'occasione, 6 proposte utili a migliorare il sistema fiscale.

Queste le 6 proposte di Italia Viva:
1. pagare l'Irpef con il telefonino;
2. sostituire il reddito di cittadinanza con decontribuzione e imposta negativa;
3. mandare in soffitta per sempre l'Irap;
4. una radicale riforma dell'Ires, con un nuovo fisco pro crescita, per le imprese;
5. Iva più semplice, con un sistema a due aliquote;
6. una lotta all'evasione efficiente e smart.

 

 

 

Il Sindaco Beppe Sala, nell'aprire i lavori, ha notato che: "Tutti noi possiamo avere delusioni rispetto al fisco perché sembra materia elettorale e se ne parla, ma poi non succede nulla. Però qualcosa bisogna fare".

Luigi Marattin
, presidente della commissione Finanze della Camera, che ha presieduto i lavori, nella sua relazione introduttiva ha ricordato che: "L’ultima volta che il nostro sistema fiscale ha sperimentato una riforma complessiva, gli Stati Uniti combattevano la guerra in Vietnam. La Nazionale di Calcio aveva vinto gli Europei (ma erano quelli del 1968), l’uomo doveva ancora sbarcare sulla Luna, non esistevano le Regioni". "Ora - ha affermato Marattin - è arrivato il momento di una riforma strutturale, che ridisegni complessivamente un fisco adatto a questo secolo, e agli anni che ci aspettano".

"Se in questa legislatura si è iniziato a parlare di riforma fiscale (e poi ad adottare gli atti parlamentari conseguenti) è soprattutto merito di Italia viva", ha sottolineato Marattin, presidente della Commissione Finanze della Camera, nel corso dell'iniziativa. "Sono stati i parlamentari di Italia Viva - ha ricordato - i primi a chiedere di mettere mano un sistema fiscale la cui ultima riforma strutturale risale a un mese prima dello sbarco dell'uomo sulla Luna, a dar vita all'approfondita indagine conoscitiva condotta dalle commissioni Finanze di Camera e Senato da gennaio a giugno 2021, a dire chiaramente che alla riduzione di tasse e contributi andava destinato tutto il margine fiscale emerso nell'autunno scorso, a dire chiaramente che il percorso della delega fiscale doveva andare avanti".

Marattin ha poi formulato un'avvertenza per la prossima campagna elettorale: "quando verremo bombardati da mirabolanti promesse di riduzione (o cancellazione) delle tasse, ricordiamoci di questi dati. Se non lo facciamo, la politica continuerà tragicamente ad essere quello che è stata in questi anni: la gara a chi la spara più grossa, senza alcun obbligo esplicito o implicito verso la realtà dei fatti o delle azioni compiute".

I parlamentari Massimo Ungaro, Mattia Mor, Mauro Marino, nonché l'assessora Alessia Cappello, hanno coordinato i lavori, curandone l'organizzazione.

"In Italia - ha detto Massimo Ungaro, nel suo intervento - abbiamo un tema di lavoro povero. In questo senso una proposta è l'imposta negativa che, negli Stati Uniti, ha portato fuori cinque milioni di persone fuori dalla povertà. Sarebbe intelligente introdurla in Italia".

All'appuntamento hanno partecipato esponenti delle principali categorie economiche: Francesca Mariotti (Direttore Generale Confindustria), Dario Costantini (Presidente Cna), Marco Granelli (Presidente Confartigianato), Luigi Sbarra (Segretario Generale Cisl), Marcella Caradonna (Ordine dei Commercialisti di Milano Cndcec), Mara Caverni (As New Deal Advisors).

"Bisogna ripartire dai più deboli", è stata la richiesta di Luigi Sbarra. In che modo? "Sostenendo in questa fase difficile salari ed assegni pensionistici medio-bassi che sono i più falcidiati dall'inflazione. Dobbiamo redistribuire in maniere equa le risorse, cominciando da quelle persone e quelle famiglie che contribuiscono al gettito Irpef per il 94,8% e che hanno la più alta propensione al consumo, sapendo che oltre l'80% delle nostre imprese lavora per il mercato interno. Questa deve essere la priorità della nuova riforma fiscale", ha detto il segretario generale Cisl.

Le conclusioni sono state affidate a Matteo Renzi, che ha ribadito come il tema della riduzione della pressione fiscale e contributiva non sia solo un fatto tecnico e burocratico, ma anche una esigenza etica e culturale.

È stato possibile seguire l'evento in diretta su Radio Leopolda e sui nostri canali social.


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