L'intervento pubblicato da "la Nazione", 30 luglio 2021.
«Perché in Regione esiste tensione tra noi e il Pd e soprattutto perché il Pd in tutti i comuni toscani fa accordi con 5 stelle e sinistra?» lo chiede il deputato di Italia Viva, Gabriele Toccafondi, ex sottosegretario (nel governo Letta e in quello Renzi). Letta, riflette Toccafondi, parlando della sfida di Siena, «ha scritto parole di distensione e lo stesso ha fatto Renzi. Spero si prosegua su questa strada».
Per battere la destra «che di moderato ha sempre meno, serve unità del campo avverso, ma questa unità non la crei invocando la paura della sconfitta. L'unità va cercata sempre e non si può essere tutto e il contrario di tutto. O si è riformisti o populisti, o si guarda avanti o immobili, garantisti o giustizialisti. Per le stesse ragioni per cui Letta richiama all'unità, ragioni che condivido, mi chiedo perché in regione esiste tensione tra noi e il Pd e perché il Pd in tutti i comuni toscani fa accordi con 5 stelle e sinistra», spiega Toccafondi.
Dopo che 10 mesi fa «abbiamo vinto in Regione con programmi, idee, valori riformisti, sconfiggendo 5 stelle e e sinistra, perché cambiare?» chiede Gabriele Toccafondi. E ricorda che «poche settimane fa in consiglio regionale i 5 stelle hanno votato per le dimissioni dell`assessore alla sanità, e hanno proposto una Commissione d`inchiesta». E allora «perché stringere patti con loro?». E conclude: «A Sesto dopo 5 anni di opposizione perché sposare le idee della sinistra con i 5 stelle pronti a salire sulla barca della coalizione? Il campo riformista va creato e per questo occorre volontà, passione e pazienza. La stessa volontà che avevano i costruttori di cattedrali (cito un libro proprio di Letta), imitando la fatica degli scalpellini medioevali che mettevano la stessa dedizione in tutte le decorazioni, si trattasse della facciata o dell`interstizio più nascosto. Fatica, dedizione, volontà».