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Toccafondi: "La scuola si fa in presenza, è un percorso educativo fatto di relazioni"

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L'intervento pubblicato da "il Foglio", 24 marzo 2021.

Al direttore -
C'è una cosa più di buonsenso e riformista che tenere le scuole aperte? Se è così allora in Italia siamo messi male su riformismo. Ho letto l'articolo di Marianna Rizzini "Riaprire le scuole": è un richiamo alle nostre coscienze. Da un anno la scuola davanti ad un video è stata la normalità, la scuola davanti ad un insegnante che ti guardava negli occhi, l'eccezione. La scuola è stata chiusa con una facilità disarmante.

Il governo le ha chiuse in presenza sia nel lockdown totale, sia con i dpcm di Conte sia con il decreto del nuovo governo. Le regioni e alcuni sindaci se possibile hanno fatto di peggio chiudendo ancora di più senza regole. Quanto accaduto sulle chiusure in presenza delle scuole superiori ha prodotto che su 120 giorni di scuola a Milano in presenza se ne sono svolti 62, a Roma 80, a Napoli 37, Firenze 75, Bari 40 e Torino 54.

Il funzionamento della scuola riguarda il ministero e il governo nazionale, non i presidenti di regione. A rimetterci sempre e solo bambini e ragazzi. Tant'è che da mesi genitori, ragazzi e famiglie organizzano manifestazioni per chiedere di tornare a scuola. Già questo paradosso dovrebbe farci saltare su una sedia.

La scuola si fa in presenza, è un percorso educativo fatto di relazioni, rapporti, condivisioni, domande e risposte. Con tutta la buona volontà di docenti, ragazzi e genitori, davanti ad un video non si può fare tutto questo e sono tanti, tantissimi e profondi i problemi per i ragazzi e non pochi la scuola, la hanno abbandonata da tempo, tanti perdono ogni giorno conoscenze e competenze.

Da mesi siamo di fronte a un "lockdown delle emozioni", come lo ha definito una dirigente di un professionale e nessun corso di recupero metterà in pari i ragazzi. "Ultima a chiudere, prima a riaprire". Dopo un anno possiamo dire che è stato uno slogan, tutti lo hanno usato nessuno ha avuto il coraggio di farlo. Questo governo e questa maggioranza deve, per sua natura e per il periodo storico che viviamo, essere profondamente riformista. Inizi dai percorsi educativi e prenda avvio dal tenere le scuole aperte.