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Taglio del cuneo fiscale, Marattin: "Destinare alla riduzione delle tasse il miglioramento della compliance"

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L'intervento pubblicato da "il Sole 24 Ore", 28 giugno 2022.

Le dichiarazioni vanno tutte nello stesso senso: sì al taglio del cuneo fiscale. La politica si schiera a sostegno della riduzione del carico fiscale sulle buste paga, già gravate dalla perdita del potere d'acquisto a causa dell'inflazione destinata a crescere ulteriormente in autunno. Ma perché il taglio abbia effetto occorre che sia significativo. Per quantificarlo si parla di circa una mensilità aggiuntiva con riferimento ai redditi fino a 35mila euro.

Si parla, inoltre, di una riforma del reddito di cittadinanza, volta al fine di ridurre il cuneo, dalla quale recuperare 4 miliardi. Ipotesi naturalmente condivisa da Italia Viva, che per l'abolizione del reddito di cittadinanza ha addirittura iniziato a raccogliere le firme per il referendum abrogativo.

«L'occasione giusta per il taglio del cuneo era lo scorso anno, quando emerse un margine fiscale di 23 miliardi strutturali, e solo Italia Viva propose di destinarli tutti a ridurre tasse e contributi - ricorda il presidente della commissione Finanze della Camera Luigi Marattin - mentre gli altri partiti ci dissero che servivano anche per il reddito, per quota 102, assunzioni, Superbonus... La nostra proposta è di approvare la Pdl Marattin e quindi destinare automaticamente alla riduzione delle tasse il miglioramento della compliance che quest'anno occorrerà calcolare sul 2019, e saranno probabilmente miliardi. Inoltre nessuno lo dice ma le entrate stanno andando molto bene: evitiamo di sprecarle in rivoli di spesa e mettiamoli tutti sulle tasse».