Scuola istituzioni

Scuole Paritarie, Toccafondi: "Il nostro impegno per assicurare più risorse agli studenti disabili"

Le attività ed i successi che portiamo avanti dipendono dall'impegno di ognuno di noi. Ogni contributo è importante.
dona italiaviva

L'intervento pubblicato da "Avvenire", 17 novembre 2020.

Non perdere l'occasione della Legge di Bilancio per quel «cambio di passo» necessario a rimettere al centro dell'agenda politica «la questione educativa e l'effettiva pluralità dell'offerta scolastica», duramente colpite dall'emergenza sanitaria, che ha portato ad una nuova chiusura delle scuole. Lo chiedono le presidenze dell'Unione superiore maggiori d'Italia (Usmi) e la Conferenza italiana superiori maggiori (Cism) che, con una settantina di associazioni di famiglie e scuole cattoliche, hanno lanciato un appello al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati e al premier Giuseppe Conte, «affinché si rendano registi della più ampia trasversalità politica e portino a compimento questa riforma ventennale della scuola».

All'aumento delle risorse per la disabilità sta lavorando il deputato di Italia Viva, Gabriele Toccafondi, che, proprio in vista della discussione della Legge di Bilancio, ha proposto di aumentare, da 24 a 36 milioni di euro, il fondo per il sostegno e di prorogare, anche per il 2021, i 12 milioni di euro destinati esclusivamente agli alunni disabili delle scuole materne, inizialmente previsti soltanto per il 2020.

«Un insegnante di sostegno della scuola statale — ricorda Toccafondi — costa circa 25mila euro all'anno, mentre, con i fondi attuali, a ciascun allievo disabile delle paritarie viene concesso un contributo di appena 4mila euro annui. Il resto se lo deve accollare la scuola e, quindi, la famiglia attraverso le rette. Per sanare questa evidente ingiustizia, abbiamo chiesto che, nella prossima legge di Bilancio, siano non soltanto confermati ma aumentati i finanziamenti previsti per garantire il diritto allo studio di questa importante quota di popolazione scolastica. La più fragile e, perciò, quella che ha maggior necessità di attenzione e sostegno».