parlamento

Scaramelli: "Aperti a chi ha sorretto Draghi, impensabile intesa col M5S anche in città"

Le attività ed i successi che portiamo avanti dipendono dall'impegno di ognuno di noi. Ogni contributo è importante.
dona italiaviva

Intervista di Orlando Pacchiani, La Nazione, 24 luglio 2022.

L`accelerazione della crisi di governo, con le elezioni fissate al 25 settembre, allunga già la sua ombra sulle amministrative del prossimo anno. A certificarlo è Stefano Scaramelli, vicepresidente del consiglio regionale e leader di Italia Viva, che mette due punti fermi: di comunali se ne riparla dal 26 settembre, l`accordo in ottica `campo largo` che comprende anche i 5 Stelle (annunciato con rara intempestività il giorno del non voto grillino sul dl aiuti) è carta straccia.

«Ciò che è successo in queste settimane archivia quell`intesa, è impensabile partecipare a elezioni con i 5 Stelle anche in chiave locale» afferma Scaramelli.

Una partita che si intreccia con quella delle elezioni nazionali, inevitabilmente. Entro un mese la prima tappa, con la definizione del quadro delle alleanze e delle candidature da qui al 20 agosto.

«In questi anni Italia Viva è stata determinante per le vittorie del centrosinistra, anche per le suppletive a Siena - osserva Scaramelli - dimostrando di essere una forza di governo, con una chiara linea riformista. È corretto parlare con chi ha sorretto Draghi per costituire un fronte repubblicano, se ci saranno le condizioni bene altrimenti ciascuno farà la sua strada, non escludendo in questo senso anche un nostro percorso identitario».

Già prima delle suppletive Scaramelli aveva ipotizzato una sua candidatura autonoma, ora questo eventuale scenario sarebbe chiaramente legato al quadro nazionale e non più a una decisione locale.

«Qualora mi venisse chiesto, non mi tirerei indietro - afferma Scaramelli -, ognuno di noi può dare un contributo per riproporre l`agenda Draghi e fermare il fronte dei sovranisti e amici di Putin».

Il quadro delle candidature per ora è ipotetico, perché prima si devono definire le alleanze nazionali. A destra Fratelli d`Italia punta tutto su Francesco Michelotti, sul versante Lega in pole position la sottosegretaria Tiziana Nisini. E per i 5 Stelle dovrebbe riproporsi il deputato Luca Migliorino. Nel centrosinistra da valutare le ipotesi di Enrico Letta e della deroga per Susanna Cenni, sul tavolo ci sono anche i nomi di Andrea Valenti e, sul versante grossetano, di Leonardo Marras. Con l`ipotesi Stefano Scaramelli, appunto.

«Credo che la nuova geografia dei collegi elettorale - afferma l`esponente di Italia Viva- aiuterà a tenere insieme le realtà di Siena, Arezzo, Grosseto. Per questo servirà una figura autorevole in grado di rappresentare più territori, meglio se con esperienza regionale o nazionale».

E il simbolo già lanciato da Renzi con il suo nome?

«La riterrei una soluzione positiva, se dovessimo andare da soli - afferma Scaramelli-Renzi ha lasciato un`impronta importante da presidente del Consiglio e solo negli ultimi anni ha evitato la vittoria di Salvini, interrotto l`esperienza populista di Conte, è stato determinante per eleggere Mattarella e per l`esperienza Draghi».