Estratto dell'intervista di Federico Capurso, "la Stampa", 15 dicembre 2021.
Non vuole colpevolizzare il Parlamento, il presidente di Italia Viva, Ettore Rosato, ma «quell'immagine dell'Aula vuota e l'enfasi scaturita intorno ad essa, non fanno bene a un dibattito come quello sul fine-vita». Rosato vorrebbe evitare toni accesi, esasperazioni, e trovare un «equilibrio», ma dovrà prima aprirsi «un intenso lavoro parlamentare, nell'esame del testo e degli emendamenti. E ci si dovrà ascoltare — sottolinea —, senza assumere posizioni preconfezionate, come purtroppo sta facendo il centrodestra».
Il presidente della Camera Roberto Fico chiede di "uscire dalla retorica dell'Aula vuota".
«Mi fa sorridere, perché quella retorica l'hanno costruita tutta i grillini. Ricordo che all'inizio della passata legislatura erano sempre in Aula il lunedì mattina e pubblicavano le foto sui social. Oggi invece... ».
Ma se la Camera indice una seduta, perché i parlamentari dovrebbero essere assenti?
«Servirebbe una riforma dei regolamenti per ridare centralità alle discussioni generali, comprimendone i tempi ed esaltando il confronto. Dall'altra parte, se i parlamentari non sono nei loro collegi il lunedì, quando devono andarci? Anche quello è lavoro parlamentare».
Per la verità, sembra che il Parlamento ormai si limiti a bollinare i decreti del governo.
«È vero ed è una deriva pericolosissima, che ha di fatto trasformato il nostro sistema in un monocameralismo alternato, dove la fiducia viene posta in maniera eccessiva. E non certo a cominciare dal governo Draghi, che ha una giustificazione in più, vista la maggioranza eterogenea e problematica che lo sorregge. Ma il confronto parlamentare è un dettato costituzionale, non un capriccio di qualcuno».
Chi lo desidera può leggere l'intervista completa su "la Stampa".