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Regionali, Veneto, Sbrollini: "Risultato deludente, ma è solo l'inizio di un percorso"

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L'intervento della parlamentare di Italia Viva su "il Giornale di Vicenza" e altri quotidiani locali, 22 settembre 2020.

Daniela Sbrollini lo ammette senza ciurlare nel manico. «Possiamo dirlo con chiarezza e senza giri di parole come è nel mio stile. È un risultato deludente». Una parola poco utilizzata in politica quando si parla del proprio risultato a un'elezione, ma che la candidata alla presidenza per Italia Viva, Psi, Pri e Civica per il Veneto rispolvera già a inizio serata, con meno della metà dei seggi scrutinati, ma con un risultato certo (la vittoria di Luca Zaia) e una percentuale di voti per Sbrollini che si aggira attorno allo 0,6 per cento.

Il pomeriggio era cominciato "in attesa, fiduciosa, seguendo lo spoglio elettorale dalla sede di Vicenza" in piazza delle Erbe. Dove, con il passare dei minuti, si è capito che il risultato che si stava profilando non era certo favorevole. Una delusione così cocente che è poca la voglia di parlare al telefono, ma che non impedisce tuttavia alla candidata di Italia Viva di guardare avanti.

«Il nostro progetto - scrive Sbrollini in una nota - è sempre stato puntato sul futuro. Lo abbiamo detto fin dall'inizio della campagna elettorale. Questo, anche se non come volevamo, è solo l'inizio di un percorso. Sarebbe un grave errore fermarlo proprio adesso che abbiamo segnato una strada in Veneto, alternativa, riformista e moderata che non può fermarsi proprio ora. Soprattutto dopo che Zaia ha raggiunto il più grande risultato di un presidente di regione in Italia assorbendo tutti i voti moderati e riformisti in Veneto».

Oltre che a Zaia, però, Sbrollini guarda nella sua metà campo. «E dopo che il centrosinistra - aggiunge - ha confermato quello che noi abbiamo sempre detto sulla debolezza di quel progetto perdendo con forse 60 punti di scarto contro i 27,5 di Alessandra Moretti cinque anni fa. Noi di certo non abbiamo nulla da festeggiare, ma tutti dovremmo rimettere in moto un progetto di alternativa completamente diverso da quelli messi in campo negli ultimi 25 anni. È stato il claim di questa campagna elettorale, cambiamo volto e storia al Veneto dopo 25 anni sempre uguali. Ora continueremo il lavoro iniziato per dare un'alternativa ai veneti, cercheremo di ascoltare chi chiede aiuto e non trova risposta, soprattutto i più fragili e deboli. Con il nostro stile gentile ma determinato, coraggioso e riformista, guardando al futuro».