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Raffaella Paita: «Lasciare il Pd scelta dolorosa ma giusta. Fondi europei per finanziare lo stadio»

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L'intervista all'on. Raffaella Paita di Franco Antola su "La Nazione - Ed. La Spezia" del 12/09/2020

Ancora convinta fino in fondo di quella scelta? Per una che prese a 14 anni la tessera della Fgci, un bello strappo...
«E` stata una scelta dolorosa. Quando si cresce in una comunità si soffre nel percorrere strade diverse. Ma io sono convinta di avere fatto l`unica scelta possibile per non tradire la mia cultura riformatrice e garantista. Il Pd ha scelto il si al referendum sui parlamentari per subalternità populista con i 5 stelle, ha deciso di fare una alleanza in Liguria sostenendo un candidato del Fatto quotidiano, non ha una linea su nulla. E non sono io a dirlo. E` Saviano. A Roma è tentato di sostenere la Raggi. Non è più il Pd di Veltroni o di Renzi. E` un partito giustizialista di sinistra che a Genova si sta rimangiando tutte le posizioni del passato sul tema infrastrutturale. Massimo rispetto per i compagni di viaggio che ho lasciato ma sono fiera di far parte di Italia Viva. Fiera delle nostre battaglie per fare opere infrastrutturali e portuali e fiera anche di sostenere il professor Massardo. Un preside, un professore di ingegneria. Persona seria credibile e competente. L`unica alternativa a Toti».

Il territorio si aspetta molto da lei, soprattutto in fatto di infrastrutture, considerato anche il suo incarico alla guida della commissione Traporti: il settore, alla Spezia, sconta gravi criticità, in un quadro drammaticamente aggravato dalla pandemia. La maggioranza che governa la Regione imputa gravi responsabilità al governo giallo rosso. Lei cosa ne pensa?
«Ho un ruolo istituzionale non operativo. Però la commissione che presiedo può dare in Parlamento centralità al tema collegamenti e opere infrastrutturali. Poi le mie grandi battaglie le sto portando avanti in Italia viva. Ho elaborato io il piano Italia shock che è stato alla base del dl Semplificazioni votato alla Camera. Semplificazione delle stazioni appaltanti, forti poteri ai commissari e 50 opere da commissariare subito. Tra queste ho fatto inserire la Pontremolese. Con il finanziamento della Parma-Vicofertile possiamo fare un passo in avanti e nel Recovery fund possiamo raggiungere altri risultati. Il governo ha dimostrato limiti nelle politiche dei trasporti e delle infrastrutture ma l`ultimo a poter scagliare la prima pietra è Toti. A Spezia ha bloccato tutto: variante Aurelia, ponte di Ceparana-Santo Stefano, ospedale, variante di Sarzana, quarto lotto in Val di Vara, ponti di Borghetto. Diciamo che lui e Giampedrone sono stati un disastro per la città».

Sul Ponte di Ceparana, la Regione e il sindaco della Spezia dicono che con il via libera alla convenzione e le risorse messe a disposizione da Genova l`obiettivo è più vicino ma resta il nodo della ratifica ministeriale. Eventuali ritardi in questo sarebbero da imputare al Governo. Cosa risponde?
«La bretella era stata finanziata da me in Regione. Anche il progetto è stato elaborato durante il mio mandato da assessore. Poi sono arrivati Toti e Giampedrone e hanno definanziato tutto. Per fortuna il governo Renzi ha rimesso il finanziamento. Ma ora l`opera deve partire. E dopo 5 anni di Toti e 3 di Peracchini sono sempre fermi i cantieri. La verità è che alla classe dirigente della destra non importa nulla della città».

E per i ritardi nella ricostruzione del ponte di Albiano dove stanno le responsabilità?
«Mit doveva agire con più tempestività nella nomina del commissario. E sono molto preoccupata dei detriti in alveo. Ora però c`è una buona notizia, nel dl Semplificazioni i poteri del commissario sono rafforzati e le procedure degli appalti sono state molto velocizzate grazie alle proposte di Italia viva. Questo può aiutare».

Il Recovery Fund si dice sia una grande opportunità anche per Spezia. Quali sono le destinazioni realmente praticabili di quelle risorse?
«E` una grande occasione. Dobbiamo lavorare per l`inserimento di ulteriori tratti della Pontremolese, del finanziamento del waterfront e della variante Aurelia in Vai di Vara e Val di Magra. Chiederò anche il finanziamento dello stadio. E poi dobbiamo chiedere le risorse del Mes. I 5 stelle fanno finta di non volerlo ma, dopo le elezioni, lo accetteranno perché fare ospedali e ristrutturare la sanità è troppo importante. Non può prevalere la loro demagogia».

Porto: cosa serve per un recupero di competitività senza prezzi troppo alti in termini ambientali per la comunità?
«Il porto è stato governato con serietà in questi anni. I risultati sono stati buoni anche in riferimento al rapporto con la città. Deve proseguire questo stile e questo dialogo. E` forse la sola autorità di sistema portuale ad essere riuscita a definire il piano regolatore di sistema.Un lavoro prezioso per garantire sviluppo e crescita nel futuro».

Emergenza Covid: una risposta adeguata?
«L`emergenza covid alla Spezia è stata gestita male dalle istituzioni spezzine. Troppo pochi controlli a personale medico e infermieristico lasciato solo in strutture ospedaliere inadeguate. Ai medici, infermieri e operatori va tutta la mia solidarietà e il mio ringraziamento»