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Primavera delle Idee, Annibali: "Con l'emergenza Covid, la parità di genere è ancora più lontana"

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L'intervento pubblicato dalla "Gazzetta di Parma", 24 maggio 2021.

La parità di genere è un principio costituzionale e di vita. Eppure, nonostante le battaglie e le leggi prodotte, esistono ancora schemi culturali che non sono stati ancora superati e che alimentano la discriminazione verso la donna. «L'emergenza sanitaria ha aggravato le diseguaglianze già esistenti e mostrato con grande chiarezza i limiti di una società dove le femmine portano il peso più grande punta il dito l'onorevole Lucia Annibali, intervenuta nel dibattito online organizzato da Italia Viva Parma -. Per troppo tempo si è dato per scontato che la cura di bambini e anziani dovesse essere affidata alle donne: questo è il risultato di barriere culturali persistenti e di mancanza di politiche di sostegno».

La parità di genere non è solo una questione di diritti civili. «Dove le donne lavorano di più, il benessere collettivo progredisce - continua la deputata nell'incontro moderato dalle coordinatrici di Italia Viva Parma Carlotta Ricchetti e Valentina Morestori -. Il nostro obiettivo è scardinare gli stereotipi e la rappresentazione del femminile fondata sul sessismo».

Che non significa dire che uomini e donne siano uguali. «C'è spazio per le differenze, ma questo non implica una discriminazione», commenta la docente di economia del personale e di genere dell'Università di Pavia Luisa Rosti. La politica sembra averlo capito, mettendo in campo un ampio ventaglio di risorse e interventi finalizzati a promuovere una diversa visione della società.

«Anche il quadro normativo si è ampliato - sottolinea l'avvocata Donata Giorgia Cappelluto dell`Associazione forense Parma - e ha prodotto negli anni una serie di leggi che prevengono forme di discriminazione».

Perfino il mondo maschile si è schierato a favore della parità di genere. In città ne è un fulgido esempio l'associazione «Maschi che si immischiano» che ha portato la sua testimonianza con il presidente Alvaro Gafaro.

Il grande passo è dunque agire sull'educazione delle future generazioni. «Occorre lavorare sul linguaggio e sulla rappresentazione del ruolo e della figura femminile soprattutto nelle scuole», spiega la presidente del Centro antiviolenza di Parma Samuela Frigeri.

Molti progetti sono stati avviati. «Cerchiamo di coinvolgere tutta la scuola, non solo il singolo docente, sul tema della parità di genere», dice Antonella Napolitano insegnante a Collecchio. «Da dieci anni mettiamo in pratica percorsi educativi: gli effetti a lungo termine si vedono eccome», assicura Nadia Civetta, maestra elementare a Ozzano e Gaiano.