Intervista a Raffaella Paita per «Il Secolo XIX» del 1-05-2024
di Emanuele Rossi
La coordinatrice nazionale di Italia Viva Raffaella Paita si candida nel Nord Ovest per la lista Stati Uniti d'Europa, come Matteo Renzi. «All'Ue serve Draghi». «Liguria e Nord Ovest meritano molto di più del niente fatto dagli europarlamentari uscenti».
La sorpresa dell'ultimo giorno, alla fine, era lei: Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia viva, sarà candidata nella lista degli Stati uniti d'Europa, come il leader Matteo Renzi, nella lista del Nord ovest.
Senatrice Paita, da giorni siete impegnati a comporre le liste per le europee: nel collegio del Nord Ovest con Emma Bonino capolista ci sarà qualcuno dalla Liguria?
«Ho deciso di candidarmi. Da sempre metto la faccia per quello in cui credo e mi impegno in prima persona. Ci stiamo giocando il futuro, per questo abbiamo voluto dare vita alla lista Stati Uniti d'Europa, per questo ognuno di noi si è messo al servizio di questo progetto e di questo sogno. Poi abbiamo un imperativo categorico: rappresentare le istanze del nostro territorio, la Liguria e il Nord Ovest meritano molto di più del niente che hanno fatto i loro europarlamentari uscenti. Infrastrutture, trasporti, porti e politiche marittime sono temi indispensabili. Ci vuole qualcuno in Europa che tuteli la portualità italiana e che lavori per regolare lo strapotere delle politiche del nord europeo che penalizzano la nostra blue economy e i nostri porti. Userò lo stesso metodo utilizzato da presidente della commissione trasporti ascoltando categorie, sindacati, imprese. Dalle nostre decisioni in Europa dipendono i finanziamenti per la Pontremolese, della Diga, delle opere per il porto di Savona e di tanto altro».
Matteo Renzi sarà candidato? Cosa pensa dei leader che si sono messi nelle liste ma a Bruxelles difficilmente andranno?
«Si candida ultimo in lista al Nord Ovest, al Centro, al Sud e nelle Isole. Lo fa con spirito di servizio e per l'interesse di questo progetto che lo vede combattere fianco a fianco con Emma Bonino per salvare quell'idea di Europa attaccata quotidianamente da destra e da sinistra. A differenza di tutti gli altri leader Renzi, una volta eletto, siederà all'Europarlamento come tutti i nostri candidati che ce la faranno. Meloni, Schlein, Tajani e Calenda hanno già confessato che stanno prendendo in giro gli italiani e le istituzioni europee. Calenda, in particolare, che non lascia passare un giorno senza attaccarci usando menzogne, diceva che candidarsi per non andare era un comportamento immorale. E adesso lo fa! È clamoroso».
Qual è l'obiettivo minimo per "Stati Uniti d'Europa"?
«Il nostro obiettivo è uno solo ed è ambizioso. Portare in Parlamento un forte gruppo di riformisti, seri e competenti che possa rappresentare un argine ai populismi e ai sovranismi che mirano a sfasciare l'Europa».
Quale sarà la maggioranza del prossimo Parlamento europeo? Alla Commissione meglio von der Leyen, Metsola o Draghi?
«Ci saremo noi che vogliamo fare quello che abbiamo fatto in Italia: dare a Draghi la guida dell'Unione Europea. E con questo le dico chi preferiamo. Ci siamo messi anima e corpo a remare in un'unica direzione: quella di salvare l'Europa e il futuro».
Lei ha detto che la Lega che candida Vannacci non parla più alle imprese del Nord, come sperate di farlo voi?
«Noi non speriamo, agiamo: dalla politica europea per l'industria, alla transizione ecologica sostenibile per l'impresa, dalla richiesta di un'Europa che investa sul nucleare di quarta generazione, al tema delle rinnovabili e dell'autonomia energetica proponiamo una linea precisa che parla di sviluppo e crescita. Il sistema industriale del nostro paese è in difficoltà, soprattutto al nord. Quando abbiamo governato abbiamo dimostrato nei fatti cosa si può fare, con Industria 4.0».
Oggi è la festa dei lavoratori, condivide la proposta del suo collega Pirondini di una legge per il reato di Omicidio sul lavoro?
«La sicurezza sul lavoro deve essere la nostra ossessione. Inasprire le pene è solo una parte del problema. Il punto vero è rafforzare i controlli aumentando le risorse a disposizione per questo. Ma credo anche che la stragrande maggioranza degli imprenditori lavori con coscienza e nel rispetto delle leggi».
In Liguria il Pd vuole avviare un tavolo di tutte le opposizioni per le regionali. Voi come vi porrete?
«Ora parliamo di Europa. Ci penseremo dopo, sempre disponibili a discutere con tutti quelli che condividono le nostre priorità per la crescita e le infrastrutture».