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Paita - "Con i nostri voti Orlando avrebbe vinto. Senza riformisti coalizione non credibile"

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Intervista a Raffaella Paita per «La Stampa» del 29-09-2024

di Niccolò Carrattelli

Hanno sbagliato un rigore a porta vuota, era quasi impossibile perdere, con noi in squadra non sarebbe successo». Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva e figura di riferimento dei renziani in Liguria, non sembra troppo dispiaciuta per la sconfitta di Andrea Orlando. «Se non costruisci una coalizione credibile, non ce la fai - spiega - serviva una vera anima riformista, non l'hanno capito».

Hanno fatto una scelta, preferendo i 5 stelle a voi, perché in teoria valevano più del doppio a livello elettorale...

«In teoria, appunto. Ma si è rivelata una scommessa sbagliata, lo è in Liguria come nel Paese. In Liguria, però, è stato un errore ancora più grave, perché è la regione del Nord in cui c'è più bisogno di sviluppo, crescita e infrastrutture. Mentre loro hanno usato uno schema massimalista, chiudendosi nel recinto con M5s e Avs, con quelli che sono ostili ai bisogni delle persone. Perché essere contro la Gronda, ad esempio, vuol dire essere contro i più deboli».

Dunque, Schlein ha sbagliato? Eppure, il Pd ha ottenuto un ottimo risultato come partito...

«Ma da solo non basta per vincere. Ha sbagliato chi non ha capito quanto fosse importante il centro, in Liguria anche più che altrove. Tra l'altro segnalo che gli stessi dirigenti dem, come Cofferati e Pastorino, hanno consegnato la vittoria a Toti nel 2015. Era necessario coinvolgere il centro moderato, con un'anima riformista autentica, che certo non può essere rappresentata da Calenda, protagonista di un'operazione trasformista, visto che ha candidato con Azione due ex del Pd».

Con i vostri voti Orlando avrebbe vinto?

«Non voglio farne solo un discorso numerico, anche se ricordo che io e Renzi insieme abbiamo preso più di diecimila preferenze in Liguria alle ultime Europee. Il punto è che escluderci ha provocato una perdita di credibilità della coalizione di centrosinistra, si è percepita un'assenza di visione riformatrice».

Il crollo dei 5 stelle, però, è dovuto anche ad altri fattori, come Grillo che ha remato contro, no?

«Sicuramente un po' avrà pesato, avrà fatto crescere gli astenuti tra gli elettori 5 stelle. Come un po' ha inciso la candidatura di Morra, anche se non in modo determinante. La verità è che i 5 stelle sul territorio hanno una classe dirigente impresentabile e i cittadini della Liguria lo sanno bene».

Alla fine, però, festeggia il centrodestra e il presidente della Liguria sarà Bucci: avete poco da esultare, no?

«E infatti non esultiamo. Prendiamo atto che senza di noi non c'è centrosinistra. Adesso il Pd lo capirà? In ogni caso, ci tengo a dire che la Liguria avrà un presidente capace».