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Napoli, Migliore: "Iv pronta a collaborare per rilanciare la città. Basta giochini elettorali"

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Intervista di Dario De Martino, "il Mattino", 22 novembre 2021.

Il sindaco Gaetano Manfredi cerca sponde in Parlamento affinché nella finanziaria ci sia un intervento che assicuri alla città i fondi necessari a risanare il Comune. Gennaro Migliore, deputato napoletano di Italia Viva, il suo partito sosterrà il sindaco in questo battaglia?
«Certamente si. Abbiamo sostenuto Manfredi anche nella sua corsa elettorale e siamo pronti a dargli una mano ora che è diventato sindaco, sia a livello locale che a livello nazionale. È necessario collaborare per dare alla città le risposte che attende da troppo tempo. Per questo un intervento del Governo per sostenere finanziariamente il Municipio in difficoltà econorniche ci deve essere assolutamente. Le condizioni economiche dell'Ente, descritte più volte dal sindaco, non sono più sostenibili per soddisfare i bisogni dei napoletani. La città è allo stremo e deve ripartire al più presto. Adesso ci sono tutte le condizioni per intervenire dopo una disastrosa amministrazione di de Magistris che si é isolata politicamente».

Italia Viva ha sostenuto Manfredi ma non ha firmato il "patto per Napoli" sottoscritto da Pd, M5S e Leu in cui si promettevano una serie di interventi per mettere a posto i conti del Municipio. Che valore ha per lei quell'accordo politico?
«Abbiamo sempre spiegato di aver scelto di sostenere il candidato sindaco Gaetano Manfredi perché persona di qualità e non in quanto candidato di Partito democratico e Movimento 5 Stelle. Il "patto per Napoli" è stata un'operazione elettorale. Adesso è il momento dì essere concreti e trovare gli strumenti migliori per rispondere all'appello del sindaco. Basta giochetti politici, la campagna elettorale è finita e bisogna solo pensare a come portare a casa il risultato migliore per la città».

Il suo collega di partito, Luigi Marattin, ha detto che il dissesto era la soluzione migliore per la città. Lei come la pensa?
«Luigi ha detto che bisogna modificare le regole del dissesto e del predissesto che non hanno funzionato per aiutare i Comuni in difficoltà finanziare. In questa senso sono d'accordo con lui perché è necessario un intervento che cambi le regole che non hanno portato risultati positivi. Mi auguro comunque che per Napoli non ci sia bisogno del dissesto e che possa intervenire una norma che supporti Manfredi nel risanare i conti dell'Ente».

C'è stata o ci sarà una discussione nel partito per tenere una posizione unitaria rispetto agli interventi per i Comuni in difficoltà?
«Come ho appena detto, con Marattin abbiamo un'identità di vedute. Non c'è nessuna divisione. Mi stupisce come questo non sia chiaro. Il partito è compatto per dare il suo contributo a risollevare la città».

L'ipotesi di uno scorporo della massa debitoria dai bilancio e magari di una gestione commissariale delle passività è una strada che può essere percorsa?
«Sì, credo che sia uno dei percorsi migliori per poter dare una mano concreta alla città e per rispondere all'appello lanciato dal sindaco Manfredi. Per ora, però, è difficile fare proiezioni sulle modalità di intervento perché è necessario tenere conto dell'orientamento del Mef. Per questo fa bene Manfredi a parlare di un mix d'interventi».

Circa due settimane fa ha incontrato il sindaco. Cosa vi siete detti?
«Tra me e Gaetano c'è un'amicizia antica legata alla sua storia da rettore e quindi per me è naturale avere un'interlocuzione con lui. Conosco le sue capacità e sono convinto che può dare un grande contributo alla città. Oltre al tema del debito, durante l'incontro abbiamo parlato molto anche della proiezione nazionale dell'Italia e del ruolo che può avere Napoli in questo senso. lo sono presidente dell'assemblea parlamentare del Mediterraneo e abbiamo ragionato su una serie di iniziative per restituire a Napoli la vocazione internazionale che merita».