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"Meritare l'Europa", Renzi: "A Ponte di Legno nasceva il populismo. Ora torna la politica"

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Apertura dei lavori del primo giorno della terza edizione della Scuola di Formazione Politica "Meritare l'Europa" con l'intervento di Matteo Renzi, 1 settembre 2021.

Ha preso il via "Meritare l'Europa", Scuola di Formazione Politica, nata dalla collaborazione fra Italia Viva, Renew Europe e Partito Democratico Europeo, la cui terza edizione si sta svolgendo a Ponte di Legno, in provincia di Brescia, dal 1 al 3 settembre 2021.

Nel primo pomeriggio di mercoledì 1 settembre, Matteo Renzi ha dato inizio ai lavori, che vedono il coinvolgimento di allievi under 30, provenienti da tutta Italia e da diversi paesi europei - fra i più giovani, alcuni ragazzi classe 2004 e 2005.

Innanzitutto, Renzi ha voluto chiarire il senso della scelta di Ponte di Legno, come sede di questa terza edizione. "Siamo orgogliosi di fare scuola di formazione politica qui. Questo palazzetto faceva da simbolo e capitale dei populisti. C'era il blog per il M5S e poi c'era questo palazzetto di Ponte di Legno dal quale prima Bossi e poi Maroni e Salvini hanno lanciato la Lega. Perché siamo qui e non in un luogo simbolo del M5S? Perché sconfiggere il M5S non è più prioritario. Fanno tutto da soli, si stanno politicamente ammazzando da soli". Resta, tuttavia, l'altra faccia del populismo, ovvero il sovranismo, portato avanti dalla Lega e da Fratelli d'Italia, ha sottolineato Renzi.

"Abbiamo mandato a casa Giuseppe Conte - ha proseguito Renzi - chiamando Mario Draghi alla guida del paese. Questa scelta è stata vista da molti come un errore ma abbiamo fatto una scelta perché pensavamo fosse giusto per il Paese e pensiamo che produrrà un cambiamento enorme nei partiti, siamo solo all'inizio. Questo cambiamento porterà allo sgretolamento del M5s. però questo non risolve il problema perché il populismo rimane vivo. Noi vogliamo la politica e non il populismo".

"Se siamo qui - ha continuato Renzi - è per combattere il populismo. Non è facile, a chiacchiere siamo tutti bravi. C'è un populismo di destra e uno di sinistra. Il prossimo anno la data più importante per l'Europa riguarda la Francia, perché il presidente Macron affronterà il passaggio fondamentale per la rielezione e la sua avversaria principale sarà Le Pen, esponente appunto di quel populismo di destra che, in alcuni paesi europei, si declina in sovranismo".

Nel tentativo di trovare una definizione di populismo e di invogliare i giovani studenti, con una metafora e un esercizio da svolgere tramite i social, Renzi ha dedicato un passaggio alla comunicazione politica, per poi introdurre, appunto, l'esercizio assegnato ai partecipanti. "Quando ero a Palazzo Chigi - ha spiegato Renzi - ho scommesso tutto su Twitter. Mi alzavo la mattina e twittavo. Ho fatto un errore perché non ho visto la crescita di Instagram. Su Instagram la foto parla più di mille parole".

Sicché, arrivando all'esercizio da svolgere, "proviamo a non contrastare la logica dei social - ha spiegato Renzi - condividendo con l'hashtag #trefoto alcune immagini per descrivere i fatti che più mi hanno colpito questa estate".

"Voglio provare - ha proseguito Renzi - a prendere tre foto e ragionare con voi. La prima foto rappresenta l'Europeo di calcio di quest'anno. L'immagine del portiere della Nazionale di Calcio, Donnarumma, è fantastica, la faccia del portiere dell'Italia che non si accorge che l'Italia ha vinto gli europei. Ma gli altri, dietro di lui, stanno impazzendo di gioia e stanno andando ad avvertire il portiere. Questa è la foto che rappresenta chi non capisce che le azioni, in politica, hanno delle conseguenze. Come Donnarumma sul campo di calcio, in tanti non si sono accorti che l'avvento di Draghi ci ha fatto vincere in Europa. Aver tolto il governo Casalino-Draghi ci ha fatto vincere".

La foto successiva mostrata da Renzi "è quella di un abbraccio, quello tra Mancini e Vialli: abbiamo bisogno di contatto fisico, nel tempo di big data e tecnologia digitale abbiamo bisogno di tornare ad abbracciarci, a vivere una emozione forte. Questi due sono giocatori che hanno vinto insieme alla Sampdoria. Dobbiamo imparare a non vivere in una dimensione di rivalità", sintetizza Renzi.

Negli scatti successivi, Renzi propone alcune immagini simbolo dell'estate 2021: dalla foto di Nicole Gee, la marine morta durante il recente attentato all'aeroporto di Kabul, che pochi giorni prima, su Instagram, avevamo visto cullare un bambino afghano, passando per la foto del giovane console Tommaso Claudi, che abbiamo visto in uno scatto iconico a Kabul mentre aiutava i profughi afghani a partire, per finire con l'immagine di una madre afghana che tende il proprio neonato ai militari, nel tentativo di salvargli la vita e con le immagini del terribile alluvione che ha devastato la Germania. Tutte foto che Renzi mostra agli studenti, per dare il via all'esercizio di condivisione che li vedrà impegnati nei prossimi giorni.

"Allargate le foto ragazzi, non fermatevi ai clic o ai titoli, approfondite. Solo così combatterete il populismo", ha spiegato Renzi, "ecco, se volessimo trovare una definizione di politica, contrapposta al populismo, potremmo dire che il populismo è rappresentato da chi fa solo click, mentre la politica è quella di chi allarga la foto. Politica è un metodo: significa avere lo sguardo ampio". 

Un inizio, insomma, come ha notato Renzi, di altissimo livello, accompagnato da un dibattito di grande qualità da parte dei partecipanti, in attesa della seconda giornata, durante la quale, come anticipato al "Giornale di Brescia", verrà presentato il quesito referendario relativo al Reddito di Cittadinanza.

Chi lo desidera può rivedere l'intervento iniziale di Matteo Renzi qui di seguito o a questo indirizzo
A questo indirizzo è disponibile il video dei lavori della prima giornata della Scuola.

A questo indirizzo, invece, sono disponibili tutte le info sull'edizione 2021 della Scuola.