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Marattin: "Il bonus ai navigator è un segnale sbagliato. I 600 euro vadano a chi ha perso il lavoro"

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Intervista di Claudia Marin, "QN" - "il Resto del Carlino" - "il Giorno" - "la Nazione", 27 maggio 2020.

I navigator, oltre a percepire il compenso mensile pattuito, in quanto co.co.co. hanno anche chiesto il bonus di 600 euro per l'emergenza Coronavirus, senza aver perso un euro di reddito. Non trova iniqua questa possibilità rispetto e chi ha davvero subito danni o ha addirittura perso tutto?
«Non è stato un bel segnale - avvisa netto Luigi Marattin, mente economica di Italia Viva - Rafforza la tendenza, a mio avviso sbagliata, a mettere sullo stesso piano (quando va bene!) il lavoro dipendente o assimilato - che riceve comunque un reddito durante questa crisi - e quella galassia di lavoro autonomo che se non vende, non incassa. E che quindi è stata maggiormente danneggiata dal lockdown e dalle restrizioni».

Come Italia Viva, non ritenete giusto proporre una correzione della norma che prevede questa ingiustizia?
«In realtá !a correzione è già nella norma, che ha previsto per aprile la semplice riedizione del bonus di marzo (e che quindi ha reiterato la distorsione, visto che il bonus è già stato pagato in questi giorni), mentre per maggio ha giustamente previsto che a ricevere il bonus siano solo quei co.co.co. che hanno perso il lavoro. C'è da dire tuttavia che il peccato originale di questa vicenda sta nelle scelte di Anpal. Se avessero assunto i navigator per regolare concorso (anziché fare una selezione affrettata, che ha avuto come conseguenza l'inquadramento come co.co.co), tutto questo non sarebbe successo. Ma ci dicono che c'era fretta nell'assumere i navigator perché dovevano mettersi al lavoro, ma non mi pare abbiano prodotto molti risultati».

Che cosa occorrerebbe fare per evitare che anche le assunzloni dei navigator si rivelino inutili?
«Tutti i navigator sono assunti come co.co.co. fino ad aprile 2021. Di questi, 130 sono stati assunti a tempo indeterminato presso i centri per l'impiego regionali. E sono contento per loro, ovviamente. Ma questo paradossale risultato dovrebbe convincerci che questa goffa idea dei navigator è stata completamente fallimentare».

Va cambiato, però, anche il Reddito di cittadinanza: in che modo?
«Torni ad essere un sussidio contro la povertà, coinvolgendo i comuni e le realtà associative (penso all'Alleanza per la Povertà) che lavorano da anni con chi sta ai margini della società, e conoscono davvero come sconfiggere la povertà non da un balcone, ma con le politiche giuste. La parte relativa alle politiche attive del mercato del lavoro è universalmente riconosciuta come un fallimento: venga scorporata e affrontata con competenza e serietà».

La gestione Anpal di Parigi si è rivelata un flop. Eppure, l'attuale presidente resta al suo posto.
«Da quando Parisi ha fermamente contestato l'idea di essere lontano dall'Italia da un collegamento video che diceva 'Mississippi', ho preferito evitare ulteriori commenti sul personaggio. In più, lo stesso Cda di Anpal gli ha bocciato per la terza volta il piano industriale. Dobbiamo aprire una serie riflessione sugli individui che nominiamo al vertice di enti di primaria importanza».