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Mantova, Raddoppio Ferroviario. tempi più lunghi. Colaninno: "Indietro non si torna, l'opera si deve fare"

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L'intervento pubblicato da "la Gazzetta di Mantova" e "la Voce di Mantova", 27 febbraio 2021.

Il progetto definitivo del raddoppio della ferrovia tra Mantova e Piadena (34 chilometri verso Milano che costeranno 490 milioni, di cui 340 già disponibili) va «rivisto, modificato e integrato», nel rispetto delle «prescrizioni e tenendo conto delle osservazioni e raccomandazioni». Questa la conclusione del Consiglio superiore dei lavori pubblici, sezione prima e terza, dopo aver esaminato l'elaborato predisposto da Italferr per conto di Rfi che si trova al Ministero dell'Ambiente per la Valutazione di impatto ambientale (Via).

La relazione dell'organo tecnico del ministero è stata illustrata ieri, nel corso di una videoconferenza, a Provincia e Comuni di Mantova, Bozzolo, Curtatone, Castellucchio e Marcaria riuniti a Palazzo di Bagno. Rfi, dunque, deve rifare il progetto, ritenuto in certe parti «confuso e carente» riferiscono alcune fonti, e accogliere le richieste avanzate dai territori e finora ignorate. Soprattutto, dovrà integrare meglio il progetto con quello dell'autostrada Mantova-Cremona, che scorrerà a 200 metri dai binari, cosa che costringerà le Ferrovie a rivedere le quote dei binari e a riprogettare sovrappassi, sottopassi e ponti previsti per sostituire i tredici passaggi a livello che saranno eliminati lungo la linea e che nella versione originale, in alcuni casi, spaccavano in due i paesi.

Matteo Colaninno di Italia Viva, "padre" del raddoppio, commenta: «Indietro non si torna. La prossima settimana la commissione trasporti della Camera voterà il parere sull'allegato al decreto semplificazioni con le opere strategiche, tra cui il raddoppio. Se ci sarà da cambiare il progetto per tenere conto delle esigenze degli enti locali, di cui sarò a disposizione per risolvere i problemi, si farà, ma questo non fermerà l'opera. Parlerò col Ministero delle Infrastrutture e con Rfi affinché si trovino le soluzioni».

«Ferme restando le valutazioni tecniche - spiega - il raddoppio è finanziato e si farà. La nomina già avvenuta del commissario porterà anzi un abbattimento dei tempi. Per quanto mi riguarda, io non mi fermerò davanti agli ostacoli: l'opera si farà e l'autostrada non è un ostacolo. Si tratta di armonizzare le due infrastrutture, e ben vengano l'una e l'altra, senza che l'una sia di ostacolo all'altra», conclude l'onorevole Colaninno.