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Italia Viva Val D’Enza: "Il Cimitero Napoleonico di Cavriago non è un parco pubblico"

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La nota a firma IV Val D’Enza, 5 agosto 2020.

Il Cimitero Napoleonico di Cavriago non è un parco pubblico. Questa semplice ed ovvia considerazione sembra non essere stata compresa dal Comitato che oggi gestisce il vecchio cimitero. Abbiamo raccolto lamentele e indignazione nel vedere che all'interno del luogo sacro si è assistito ad un vero e proprio banchetto, con tanto di brindisi con lo spumante tra le lapidi, al termine di una iniziativa culturale con mostra di quadri e musica.

Trasformare un luogo unico nel suo genere da un punto di vista storico (di cimiteri dell’epoca napoleonica integri in Italia ne sono rimasti tre) e inserito nel sito dei cimiteri monumentali d’Europa, in un parco come tanti altri dove poter fare di tutto, non ci sembra un modo per valorizzarlo. Bisognerebbe intanto impegnarsi per recuperare fondi, finanziamenti, per poter ricollocare le numerose lapidi e croci in ferro battuto, depositate da anni in uno dei garage della vecchia Cremeria. A nostro avviso, ripristinare il più possibile il cimitero nella sua originale struttura dovrebbe essere il primo compito per chi dice di volerlo valorizzare. Un secondo aspetto, non meno importante, è la mancanza di sensibilità verso un luogo che è ancora l’estrema dimora di molti cavriaghesi, lì sepolti.

Rispetto per queste persone, per un luogo ancora consacrato, crediamo debba essere alla base di qualsiasi iniziativa. In tutto questo il ruolo dell’Amministrazione comunale è fondamentale. Privati cittadini, armati di buona volontà, possono essere un supporto importante, ma è necessario che un bene della comunità, sia tutelato prima di tutto, da chi ha il compito di conservarlo, nel rispetto delle leggi e delle diverse sensibilità. Affidare in gestione beni pubblici non vuol dire che i privati gestori possono fare ciò che vogliono Non siamo contrari ad eventi organizzati in luoghi storici o di culto ma occorre rispetto per il luogo.

Crediamo nel valore della collaborazione pubblico/privato sul territorio, in una partnership per la valorizzazione del patrimonio culturale/artistico/storico del paese, ma è il pubblico che, nel farsi promotore di iniziative per coinvolgere soggetti privati o associazione, deve assumere il ruolo fondamentale nel delineare la cornice istituzionale entro la quale incentivare i vari interventi e le iniziative.

È il pubblico che deve esercitare il controllo della libertà dei soggetti privati quando questi sono operativi in contesti di proprietà dell’ente. Valorizzare non significa mancanza di rispetto e, come si può leggere all'ingresso del cimitero di Grosseto, “Tutto è vanità, tranne il sepolcro”.