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Italia Viva Giovani Basilicata: “Si dia vita ad un nuovo fronte moderato riformista ed europeista anche a livello giovanile”

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La nota di Antonio Esposito e Ilenia Magaldi su "la Gazzetta del Mezzogiorno - Basilicata", 21 giugno 2021.

Nella serata di sabato 12 giugno, alla presenza del Presidente Iv Ettore Rosato, Vicepresidente della Camera dei Deputati, si è svolta la prima Assemblea Regionale di Italia Viva Basilicata, nel corso della quale, oltre ai coordinatori regionali e provinciali, sono stati presentati anche i nuovi Segretari Regionali dei Giovani: Antonio Esposito ed Ilenia Magaldi.

Fin dalla prima uscita ufficiale Italia Viva Giovani Basilicata ha inteso rivolgere un appello a tutte le forze politiche giovanili riformiste.

“Riformismo non è una parola generica di cui può appropriarsi chiunque progetti una riforma, non è un’ideologia e nemmeno una teoria politica. Il riformismo è un’attitudine, è la disponibilità della mente e del cuore a misurare le idee di progresso con la realtà. Il riformista è responsabile, non pratica la cultura del tanto peggio, ma fa, realizza, ha la cultura del risultato, si sporca le mani. Nel mondo politico-giovanile, sono tantissimi i ragazzi e le ragazze che, accomunati dagli stessi principi, si riconoscono pienamente nel “Manifesto dei Riformisti”, scrivono Esposito e Magaldi.

"Idee, visione, serietà, impegno: questi sono i fattori che accomunano i giovani riformisti, moderati ed europeisti, che da tempo si propongono nel voler lavorare attivamente per migliorare le sorti di un Paese fino a poco tempo fa bloccato nel suo rilancio dai troppi conservatorismi che lo legavano al passato. A fronte di un nuovo scenario che va sempre più delineandosi nel nostro Paese ma anche nella nostra stessa regione, proponiamo, in linea con quanto già annunciato dai nostri partiti di riferimento regionali (Italia Viva, Azione, Più Europa, Popolari Uniti e Centro Democratico) che già si sono mossi in tale direzione, di aprire un dialogo e un confronto serrato anche fra le forze politiche giovanili, che possa nel breve tempo portare ad a una proficua collaborazione fra individualità e sensibilità riformiste, liberali, europeiste e moderate, con l’obiettivo di aprire un percorso lungimirante e di prospettiva che metta al centro idee, progetti e iniziative tese al rilancio della Basilicata", spiegano i due giovanissimi.

"L’appello è rivolto a tutti i ragazzi e le ragazze lucane in cerca di dialogo, di ascolto, di confronto, che sono nelle strade, nelle scuole, nelle università, nelle associazioni ed anche nei partiti. Ai giovani che, riconoscendosi in questi principi politici, sentono la necessità di andare oltre gli steccati tradizionali non più adeguati alle esigenze dei cittadini, e di fare qualcosa di nuovo, di rivoluzionario. L’auspicio è quello di poter contribuire alla risoluzione della ormai famosa questione giovanile, lavorando insieme ad un progetto politico di ampio respiro, nel quale collocare le risorse straordinarie dell’Unione Europea e la relativa gestione dei piani previsti. Le recenti dinamiche che si sono susseguite all’interno dello spazio politico hanno aperto un varco (e una prospettiva) importante: Italia Viva, Azione, Più Europa, Centro Democratico, Popolari Uniti e anche una fetta del Partito Democratico (come i Giovani Democratici), si candidano tutte a rappresentare istanze comuni. Sì, persino quel quel PD da tempo ormai smarrito, chiamato adesso a scegliere chi vuole essere da grande, al quale auguriamo non solo di ritrovare presto la strada maestra, ma anche di definire una identità precisa, al netto di alleanze obbligate o meno, virtuose oppure no", proseguono Esposito e Magaldi.

"L’avvento del Governo Draghi può innescare la ricomposizione di questo fronte, in grado di favorire la realizzazione di quelle riforme strutturali senza le quali il Recovery Plan italiano resterebbe solo un elenco di buoni propositi. Un progetto politico che possa investire soprattutto su giovani e cultura. Anche i giovani oggi hanno di fronte una sfida importante e delle grandi responsabilità, nonché il dovere non solo di rappresentare con coraggio istanze e necessità, ma anche di integrare l’offerta politica con proposte efficaci e di prospettiva. Adesso che il Paese ha disperato bisogno di uno spazio politico alternativo sia a una destra sovranista che a una sinistra massimalista, giustizialista e assistenzialista, questo centro riformista giovanile ha l’opportunità di proporsi come occasione per tutti i giovani lucani che vogliono impegnarsi concretamente per la Basilicata con passione e dedizione, pronti ad avanzare proposte e soluzioni concrete ai tanti problemi che ostacolano il rilancio della nostra Regione", spiegano i due.

"Uno dei tanti è l’ormai noto esodo dei giovani lucani che sono costretti a lasciare la propria terra per mancanza di opportunità di studio o di lavoro, di crescita e di confronto. Una fuga che ogni anno porta via menti e risorse che diventano oggetto di investimento in altre realtà. L’emigrazione dei giovani talenti lucani si verifica proprio a causa dell’assenza di politiche giovanili che garantiscano le condizioni necessarie per dare loro un futuro in Basilicata. Quando una generazione va via dalla propria terra, è perché lì non vede una prospettiva di futuro. Dobbiamo impegnarci (giovani e meno giovani) a garantire il diritto a restare! Con PROPOSTE e non solo PROPOSITI", sottolineano Esposito e Magaldi.

"E allora insieme, al fine di sovvertire schemi e politiche vigenti, possiamo e dobbiamo lavorare alla stesura di un dossier sulle politiche giovanili in Basilicata, una sorta di raccolta di idee e fabbisogni espressi dai ragazzi, unito ad alcune proposte sulle politiche giovanili da attuare nei prossimi anni in Regione. Le forze politiche giovanili chiedano alle istituzioni di investire nel futuro dei giovani per rilanciare l’economia meridionale. Le istituzioni, dal proprio canto, assumano un impegno serio e concreto! È necessario ridare spazio ai giovani che, se è pur vero che rappresentano il futuro, vogliono incidere sul presente. Che si dia vita a questo nuovo fronte giovanile, più numeroso, corposo, forte, autorevole, in grado di avere un peso specifico importante, sempre pronto ad accogliere tutte le proposte e le riflessioni dei tanti giovani che decideranno di scendere in campo con noi strada facendo. È il momento di dar vita e di coltivare la classe dirigente del domani. Ora o mai più", concludono Esposito e Magaldi.